Forse pensavate che il piatto più buono al mondo fosse la pizza. Invece, è qualcosa di completamente diverso. Ecco quale.
Nella gastronomia italiana ci sono veramente molte pietanze appetitose. Per questo motivo, è piuttosto difficile poter affermare quale sia la migliore.
Le gastronomie di tutto il mondo, di certo, possiedono numerose pietanze buone e gustose che possono piacere indistintamente da dove si vive.
Così, ad esempio, in Italia, negli ultimi decenni, si sono fatti conoscere dei piatti etnici che, in passato, forse, non si sarebbe mai pensato di mangiare.
A tal proposito, in primis, possiamo ricordare la cucina giapponese. Quest’ultima, infatti, passo dopo passo, è sicuramente entrata nel cuore di migliaia di persone.
In effetti, solo nei confini italici, sia nelle grandi città che nelle piccole località, ormai, ci sono veramente numerosi ristoranti specializzati in piatti tipici del Sol Levante.
Poi, ancora, in tutto lo Stivale, nel corso degli anni, sono stati aperti anche tanti ristoranti cinesi, messicani, e i cosiddetti kebabbari dove si può trovare il tipico panino imbottito turco.
Insomma, ormai, nel Bel Paese, è possibile gustare i piatti provenienti davvero quasi da ogni angolo del globo. Tuttavia, naturalmente, la gastronomia italiana rimane sempre un’eccellenza unica, saporita e di qualità.
Non a caso, infatti, ogni anno, svariati turisti stranieri arrivano nei confini italici proprio per provare e assaggiare le prelibatezze concepite nel nostro Paese.
Le cucine di tutto il mondo, di certo, possono offrire differenti e numerose buone vivande. In effetti, ci sono delle pietanze straniere che sono diventate molto popolari anche in Italia.
Così, data la grande varietà, non è sempre facile stabilire quale sia il piatto più buono al mondo. Comunque sia, a quanto pare, la piattaforma TasteAtlas è riuscita a metterne sul podio uno specifico.
In particolare, secondo la community del suddetto sito a tema culinario, il piatto più buono al mondo sarebbe proprio uno di origini assolutamente italiane.
Ci stiamo riferendo, quindi, alle gustose pappardelle al ragù di cinghiale, cioè un’ottima specialità tipica toscana che, a quanto pare, ha valicato i confini italici.
In particolare, l’origine delle pappardelle al ragù di cinghiale sono originarie della zona di Grosseto, anche se, per la verità, ci sono versioni tradizionali anche in Lazio e in Umbria.
Si tratta, quindi, di una vivanda piuttosto robusta, caratterizzata da alcuni precisi ingredienti. Nella fattispecie, la carne viene marinata e poi, in soldoni, si uniscono anche la passata di pomodoro e del vino rosso.
Tra l’altro, anche lo stesso formato di pasta, cioè le pappardelle, per l’appunto, sono nate in Toscana. È una tipologia, peraltro, molto simile alle classiche tagliatelle emiliane.
Tuttavia, le pappardelle hanno delle dimensioni maggiori, e, la precisione, una larghezza fino anche ai 4 centimetri. Naturalmente, oltre all’ottimo piatto citato in precedenza, questo tipo di pasta si presta molto bene anche per altro preparazioni.
Così, è possibile abbinarla a tanti altri ingredienti come, per esempio, i funghi, gli asparagi, il salmone, la faraona, e via discorrendo.