Secondo una recente classifica, c’è una città italiana dove costa di più fare la spesa: ecco di quale parliamo nello specifico.
In quali regioni d’Italia l’aumento dei prezzi (l’inflazione è il colpevole) è stato più notevole che in altre? In quale città italiana la vita è diventata ancora più costosa?
La città italiana dove costa di più fare la spesa
A dircelo è l’Unione Nazionale Consumatori, la quale ha stilato una lista delle città dove i prezzi sono aumentati di più. Per farlo, si è basata sui dati dell’ISTAT del mese di giugno e che riguardano l’indice dei prezzi al consumo, aumentato del 6,4%.
Chi c’è in testa a questa speciale classifica? Genova, dove l’inflazione è la più alta di tutte, arrivata all’8,2%. A causa di questo aumento, la spesa è salita a 1.800 euro annui a carico di una famiglia media (3-4 persone).
Nel comune di Varese l’inflazione è salita al 6,5%; di conseguenza, la spesa è di 1.714 euro annui. Dietro Varese c’è Milano con il 6,3%, che equivale a 1.710 euro in più annui spesi da una famiglia media.
Andando avanti con i dati degli aumenti dei costi, arriviamo a Grosseto, che si trova al quarto posto per via di un aumento della spesa di 1.691 euro.
A seguire Lodi (+6,5%, 1.650 euro), Perugia (+6,9%, 1.585 euro) e Siena (+7%, 1.578 euro). In questa città, c’è stato un impatto notevole sul costo della vita.
A completare le prime dieci posizioni di questa classifica degli incrementi di spesa c’è Alessandria, con un incremento del 6,9%, che si traduce in 1.533 euro in più, e Lucca, dove l’inflazione è arrivata a un +6,8%, con un trend che rispecchia quello visto in altre città, ma in maniera più contenuta.
Ecco la classifica delle 10 città dove il costo della vita è più elevato:
- Genova con 1853 euro;
- Varese con 1714 euro;
- Milano con 1710 euro;
- Grosseto con 1691 euro;
- Lodi con 1650 euro;
- Perugia: 1585 euro;
- Siena con 1578 euro;
- Alessandria con 1533 euro;
Infine, c’è Lucca con 1533 euro.
I comuni meno cari
E l’altra faccia della medaglia, ossia le città italiane dove l’impatto dell’inflazione è stato meno evidente?
Tra queste c’è Potenza con il +3,5%, con la spesa annuale a carico di una famigli media arrivata fino a 691 euro.
A seguire Catanzaro, dove l’aumento registrato è pari al +4,3%, che equivale a un aumento di 803 euro. Restando in Calabria, ecco Reggio, dove l’aumento è stato soltanto dell’1%, che corrisponde a un incremento pari a 878 euro.
Parlando, invece, di regioni, al primo posto troviamo la Liguria, dove l’inflazione annua è pari al 7,9%. È il valore più elevato di tutta Italia. Le famiglie ligure sono adesso costrette a spendere 1.630 euro in più all’anno.
Subito dopo troviamo l’Umbria, dove i prezzi sono cresciuti del 6,7%. La spesa media che grava sulle famiglie? 1.513 euro all’anno.
Al terzo posto c’è la Lombardia, dove l’inflazione è arrivata fino al 7,2%, che tradotto in cifra significa 1.507 euro in più all’anno.
Com’è la situazione ad agosto
Fortunatamente, l’inflazione sta rallentando, almeno rispetto al primo trimestre del 2023. Ciò non si traduce in automatico in una diminuzione dei prezzi, ma vuol dire che adesso i prezzi crescono meno rapidamente.
L’ISTAT ha misurato l’indice dell’inflazione dello scorso mese, scoprendo che è del 5,9%, in diminuzione rispetto a quello del mese di giugno (6,4%). Valori simili si sono visti soltanto ad aprile dello scorso anno.
I dati inerenti a questo mese di agosto, il cui calcolo avverrà in via provvisoria a inizio settembre, dovrebbero essere influenzati da atipiche fluttuazioni.
Prendiamo, ad esempio, i prezzi durante le vacanze estive. È palese che ci sono stati aumenti dei costi dei biglietti d’aereo, come quelli di carburanti e nelle strutture ricettive, ma anche per le varie attrazioni turistiche sparse qua e là.