È importante valutare bene dove gettare le cose. Chi fa la differenziata da anni, sa benissimo che a volte ci si trova davanti a dei veri e propri enigmi. Altre volte, invece, si è quasi certi di fare una cosa benissimo. Per esempio, dove vanno gettati i fondi del caffè? Può sembrare banale ma in molti sbagliano clamorosamente.
C’è sempre chi si vanta di fare la differenziata nel migliore del modi. Eppure, in molti sbagliano cose elementari. C’è ancora chi pensa che lo scontrino vada buttato nella carta! Sappiamo che le cose da buttare non vanno valutate solo in parte, ma nella loro interezza. A volte, è persino necessario spezzettarle per evitare di fare danni all’ambiente o beccarsi una bella multa.
Dove vanno gettati i fondi del caffè? La verità che molti ignorano
Siamo un popolo che dipende dal caffè. Il primo pensiero al mattino è quello di bere una buona tazza di caffè. Non a tutti piace farlo e chi lo fa, ha la sua arte. C’è però una cosa sulla quale la soggettività non dovrebbe esistere: dove si buttano i fondi del caffè.
Vi siete chiesti, sicuramente, almeno una volta nella vita se buttate, nel reparto giusto i fondi del caffè. In molti credono di fare sempre la scelta giusta buttandoli nell’umido. Altri, per evitare impicci, li lasciano sciogliere nel lavandino. Ma qual è il modo giusto per sbarazzarsene?
In realtà, lasciarli scivolare nel lavello non è una cattiva idea: con la sua potenza abrasiva, il caffè può pulire le tubature intasate o eliminare i residui alimentari che provocano spesso e volentieri terribili esalazioni.
Però ha pur sempre una sua corposità, una sua massa ed è per questo consigliabile non averla come abitudine. Col tempo, potrebbe fare cumulo con altri residui e creare fastidiosi intasamenti. I fondi di caffè nel lavello possono persino provocare l’insorgenza di muffa per via della loro umidità.
Il modo corretto: dove vanno gettati i fondi del caffè
Al momento, quindi, il modo migliore per liberarsi dei fondi del caffè è svuotarli nell’organico. Si tratta di un alimento biodegradabile, quindi si può tranquillamente trasformare in compost. Negli ultimi anni però, l’uso della moka tradizionale è notevolmente calato. In un mondo che va veloce, anche il caffè ha cambiato i suoi tempi.
Adesso, sono in molti che preferiscono le capsule o le cialde. Due secondi e il caffè è subito pronto. Queste macchinette sono anche facili da usare, quindi anche i meno avvezzi alla tecnologia ne sono minuti.
Anche per le capsule però ci si pone spesso il problema dello smaltimento. Dove vanno buttate? Molti marchi noti hanno studiato sistemi per creare capsule biodegradabili, quindi meno inquinanti per l’ambiente. I fondi del caffè creano humus fertile, quello delle capsule per essere usato a tal fine, andrebbe estratto con cura dai contenitori che spesso sono in alluminio e plastica.
Capsule e cialde: le innovazioni al riguardo
In commercio è più facile trovare cialde compostabili che capsule anche se i consumatori maggior optano spesso per macchine che hanno questo tipo di prodotto. Anche gli altri materiali delle capsule però, come l’alluminio, potrebbe avere una seconda vita ed essere impiegato per nuove capsule, per esempio. In ogni caso, vanno gettate sempre e comunque nel bidone della plastica e del metallo.
Sono considerate rifiuti alimentari esattamente come le tradizionali bustine di tè, tisane, infusi e camomille. I brand più innovativi nel settore, hanno provato a lanciare un proprio sistema di recupero con punti di raccolta diffusi su tutto il territorio. A corredo, hanno progettato anche un impianto di smistamento apposito dove l’alluminio ma anche i fondi di caffè vengono riciclati separatamente.