La data di scadenza riportata sulla confezione di un prodotto alimentare accompagnata dalla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” o “da consumarsi entro” è l’informazione più importante per capire quando consumare alimenti scaduti e quando invece è necessario buttarlo via.
Non sempre però i prodotti scaduti sono pericolosi da mangiare. In alcuni casi possono essere tranquillamente consumati e si evitano così anche grandi sprechi alimentari. Come capire dopo quanto tempo possiamo mangiare gli alimenti scaduti? Scopriamolo insieme.
Data di scadenza dei prodotti alimentari e lotta agli sprechi
Solo il 37% dei consumatori italiani conosce la differenza tra le due diciture “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. Ciò si traduce inevitabilmente in un enorme quantità di spreco alimentare, perché non tutti gli alimenti scaduti sono pericolosi da mangiare e sono da buttare via. Per semplificare al massimo il concetto possiamo affermare che la dicitura “da consumarsi entro” riguarda la sicurezza, mentre la sigla “da consumarsi preferibilmente entro” indica invece la qualità.
Quindi se un prodotto alimentare riportare la data di scadenza seguita dalla dicitura “da consumarsi entro” significa che l’alimento non va mangiato assolutamente dopo la data di scadenza perché comporta un pericolo per la salute e si rischia l’intossicazione alimentare.
Invece se la data di scadenza è seguita dalla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” significa che quel prodotto alimentare, se correttamente conservato, può essere mangiato dopo la data di scadenza, perché quella data è solo un’indicazione guida, non un obbligo rigido.
Alimenti scaduti che si possono mangiare
Un prodotto scaduto che reca la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” non è necessariamente pericoloso o non più commestibile. Pensiamo ad esempio ai prodotti non freschi, quelli non tenuti nel frigo, ma che sono nella dispensa di casa, dopo quanto tempo possiamo mangiare gli alimenti scaduti senza correre rischi per la salute?
Salse, spezie ed erbe scadute possono essere consumate fino a 6 mesi dopo la data di scadenza riportata. Stesso discorso vale per le bevande scadute. I prodotti surgelati scaduti possono essere mangiati fino a due mesi dopo la data di scadenza. Le conserve e le confetture possono essere mangiate senza problemi fino a due mesi dopo essere scadute.
Le uova scadute possono essere mangiate fino a 7 giorni dopo la data di scadenza, ma solo cotte e non crude.
La pasta e i biscotti possono essere mangiati senza problemi anche due mesi dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
I prodotti alimentari in polvere scaduti possono essere consumati fino a 6 mesi dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.
Come capire se un prodotto scaduto è ancora commestibile?
Si può fare il test dell’odore e dell’aspetto visivo, ossia analizzare attentamente l’odore dell’alimento e il suo aspetto visivo (se ci sono o meno macchie e cambiamenti di colore anomali) per capire se quel prodotto conserva ancora le caratteristiche di partenza o è già in corso il deterioramento e quindi si rischia un’intossicazione alimentare ed è meglio buttarlo via nella pattumiera dell’umido.
D’ora in poi quando riponete gli alimenti in dispensa abbiate premura di non buttare tutti gli alimenti scaduti, ma controllare prima la dicitura e fare il test dell’odore e quello visivo per evitare inutili sprechi alimentari.