Un uomo, grazie ad una mappa, ha ritrovato un terreno caro alla sua famiglia scoprendo anche un tesoro dal valore inestimabile. Ecco la sua storia.
Tutti quanti noi da bambini, abbiamo desiderato trovare un tesoro, e spesso, con i nostri amici abbiamo cercato di simulare una ricerca di esso.
Sebbene la caccia al tesoro dava come premio oggetti di poco valore ma che ai nostri occhi valevano molto, era l’esperienza e l’adrenalina dell’avventura vissuta a farci gioire.
Questa volta, però, quello che è capitato ad un professore universitario in pensione, non ha niente a che a vedere con le goliardiche cacce al tesoro di quando eravamo ragazzini.
L’uomo in questione, Jan Glazewksy, dopo tante richieste non andate a buon fine, è riuscito a farsi consegnare da suo padre una mappa disegnata a mano.
Questa rappresenta un luogo nella zona del Mar Nero, verso l’Europa orientale nei pressi del fiume Dnest e assieme ad essa c’è una pagina e mezza con alcune istruzioni scritte con una macchina da scrivere.
La mappa e le istruzioni, prendono il nome di Rotta per Toporwno e sono datate 1989 nonostante siano state pensate cinquant’anni prima, durante l’inizio della seconda guerra mondiale.
Il motivo della decisione di creare questa mappa è stata dovuta al fatto da parte di Tatsuz, il padre del professore in questione, per ritrovare il tesoro nascosto da lui e dai suoi fratelli, in fuga dagli invasori russi.
Glazewksy ha raccontato di come, durante un pranzo domenicale, suo padre con i suoi fratelli ascoltando alla radio l’arrivo dei Russi in Polonia, avevano creato una buca per nascondere tutto l’argento presente in casa assieme ai fucili da caccia.
I tre uomini, però, per via delle conseguenze della guerra, non tornarono mai più nel luogo in cui avevano sepolto il tesoro e Jan, dopo essersi ritirato dagli impegni universitari, ha deciso di riconsiderare l’idea di trovare il tesoro per ritrovare l’argento appartenuto a sua nonna.
Però, l’impresa non è stata facile. Questo perché la villa dove suo padre e i suoi zii vivevano assieme ai suoi nonni, fu completamente distrutta e soltanto chiedendo informazioni è riuscito a risalire alla zona in cui sorgeva.
Arrivato nella posizione esatta, ha trovato solo parte delle mura che innalzavano la villa di famiglia e un vasto terreno dove probabilmente era sotterrata la borsa con il tesoro.
Così, chiamando alcuni esperti, che hanno messo a disposizione dei metal detector, con non poche difficoltà è riuscito a ritrovare alcuni oggetti di famiglia.
In primis è stato dissotterrato un candelabro d’argento in buone condizioni per poi trovare tra gli altri oggetti, monete, un portagioie, un calice d’argento, un cucchiaino avvolto in un giornale e tanti altri oggetti appartenuti ai loro cari.
Tra questi, anche alcuni fucili da caccia, ma il professore è rimasto sorpreso, di come, dopo tutti questi anni, i fogli di giornale che avvolgevano alcuni oggetti erano ancora leggibili e ben conservati.