Così diversi eppure allo stesso tempo così simili tra loro: pizza fritta e panzarotto sono due dei capisaldi dello street food italiano. Nessuno riesce a resistere a queste due prelibatezze fritte. Un morso tira l’altro! Sono una gioia per gli occhi, ma anche per il palato. Da mangiare rigorosamente bollenti e “on the road”, queste due pietanze del Mezzogiorno d’Italia sono amate da tutti, ma spesso confuse tra loro vista la somiglianza (almeno a livello estetico). In realtà differiscono nell’impasto, nella farcitura e nella grandezza. Scopriamo insieme tutti i segreti dei due street food più amati del Meridione.
Simili nell’aspetto, ma differenti in tutto
A Napoli e in Puglia, città natali di questi due street food, tutti conoscono la differenza e guai a confonderli tra loro. Ma nel resto d’Italia quasi nessuno sa in che cosa differiscono queste due bontà culinarie. Il punto in comune è senza dubbio la cottura, entrambi gli street food sono rigorosamente fritti. Eccetto questa analogia, poi tra i due prodotti gastronomici ci sono solo differenze. In primis la terra d’origine. Il panzerotto è pugliese, la pizza fritta è napoletana. In secondo luogo la seconda enorme differenza è nell’impasto.
La pizza fritta napoletana, come suggerisce già il nome, è una pizza quindi un lievitato fatto con farina, acqua, lievito e sale. La ricetta originale prevede un ripieno a base di ricotta, cicoli (ciccioli di maiale), pepe e pomodoro. Oggi ne esistono numerose altre varianti, da quelle gourmet a quelle vegetariane. Non manca poi la pizza fritta con Nutella per chi desidera un dessert dolce fritto. Il panzerotto invece ha come ripieno solo pomodoro e mozzarella. Niente ricotta quindi che è l’ingrediente principe della pizza fritta partenopea. Per quanto riguarda l’impasto, il panzarotto non ha una ricetta unica, ma esistono tante ricette a seconda della zona della Puglia dove viene fatto. L’impasto viene fatto allo stesso modo della pizza fritta, ma in alcuni casi si aggiungono uova o patate. La cottura del panzarotto pugliese è nello strutto e non nell’olio.
Un’altra differenza importante è la forma. La pizza fritta originale è tonda, mentre il panzarotto ha la forma di una mezzaluna. Nel secondo dopoguerra, la pizzaiola Anna Manfredi, detta la Masardona, inventa una pizza fritta più piccola di dimensioni e la chiama “battilocchio“. Si tratta di una pizza più semplice da mangiare passeggiando.
Le differenze dunque tra pizza fritta napoletana e panzerotto pugliese sta anche nelle dimensioni. La prima è più grande e il secondo è più piccolo.
Il terzo incomodo: il calzone
Come dice il famoso detto “Tra i due litiganti, il terzo gode“. Oltre alla pizza fritta e al panzarotto, c’è anche il calzone. Simile nella forma ai primi due, si differenza per il tipo di cottura. Se la pizza fritta e il panzarotto vengono cucinanti fritti, il calzone viene cotto al forno. I napoletani chiamano il calzone semplicemente ripieno. La ricetta originale vede un ripieno fatto di ricotta, cicoli di maiale e pomodoro (lo stesso della pizza fritta), ma oggi in menù si trovano gusti di ogni tipo possibile e immaginabile.
In ultimo non bisogna mai fare confusione tra panzarotto pugliese e panzarotto napoletano. Quello partenopeo è un crocchè di patate con aggiunta di fiordilatte nel cuore.
E voi cosa scegliete? Pizza fritta, calzone, panzarotto napoletano o panzarotto pugliese? Nel dubbio provateli tutti.