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Derinkuyu, incredibile città sotterranea turca tutta da scoprire

In Turchia esiste una incredibile città sotterranea, denominata Derinkuyu, abitata già dal Paleolitico. Ecco la sua storia e le sue origini che risalgono al Paleolitico. 

Derinkuyu è uno dei luoghi più affascinanti della Turchia. Si tratta di una città sotterranea, ricca di segreti, che rappresenta uno degli esempi più elevati dell’ingegno umano. Un’opera di grande bellezza, che attira l’attenzione degli archeologi da tempo immemore, tanto da essere visitata, ogni anno, da migliaia di persone. Scopriamo insieme qualche dettaglio sulla sua storia che, secondo fonti storiche, risale al Paleolitico.

Derinkuyu, la città sotterranea in Turchia

La città sotterranea di Derinkuyu è ubicata in Turchia, precisamente nella regione della Cappadocia. Una volta giunti sul posto, possiamo accorgerci che, in sostanza, si tratta di un complesso di stanze sotterranee e tunnel, realizzati più di 2.000 anni fa.

Interni della città sotterranea di Derinkuyu – Wineandfoodtour.it

Inoltre, è possibile trovare anche un intricato labirinto che ci porta fino a quattro piani sotto terra: per tale motivo, questa città sotterranea turca è considerata la più grande al mondo.

In totale, questa città – composta da cunicoli e cavità di diverse dimensioni – si erge sul 18 livelli (non tutti visitabili), che permettono di scendere fino a 85 metri di profondità.

Origini che risalgono al Paleolitico

La società che, un tempo, sorse in questa città era precisamente organizzata. Essa fu scoperta nel 1963, quando un abitante del posto abbattette il muro del seminterrato della propria abitazione, trovandovi un tunnel segreto che, poi, portava ad una rete sotterranea, composta da stanze di grandi dimensioni.

Questa fu una vera e propria scoperta incredibile per gli archeologi, in quanto si ritrovarono di fronte ad una metropoli antica, che emerse proprio dalle viscere della terra.

Non si conosce precisamente il popolo che l’abitò per primo ma, da varie ricerche effettuate sul posto, pare che Derinkuyu fosse già stata insediata a partire dal periodo paleolitico.

Derinkuyu – ambienti interni – Nanopress.it

La città iniziò ad ampliarsi a partire dall’VIII secolo a.C., al fine di proteggersi dalle persecuzioni religiose, nonché dalle invasioni di altri popoli limitrofi e non. Nel corso dei secoli crebbe sempre di più fino poi a raggiungere le dimensioni e la struttura attuali.

Gli studiosi, inoltre, affermano che tale città sia connessa ad altre sotterranee: d’altronde, nella regione della Cappadocia ve ne sono svariate.

Il collegamento, dunque, sarebbe stato effettuato attraverso dei cunicoli lunghi diversi chilometri. Pare che in tempi remoti potesse ospitare fino a 20.000 abitanti, i quali potevano avvalersi di strutture totalmente attrezzate, che fungevano da riparo.

Secondo quanto narra la storia, la città sotterranea di Derynkuyu nacque a partire dall’antica civiltà dei Frigi, i quali iniziarono a concepire questo tipo di struttura al fine di garantire ai propri abitanti la protezione di cui avevano bisogno, sia dai nemici che dagli attacchi esterni armati.

Anche se la città sotterranea turca ha diversi livelli, se ne possono esplorare – come vi anticipavamo – solamente quattro: è raccomandabile, però, non soffre di claustrofobia.

Come arrivare a Derynkuyu

Si può raggiungere Derynkuyu da Goreme, grazie ai vari tour organizzati che permettono ai visitatori di scoprire questa antica città sotto terra.

Un tempo, inoltre, la città veniva isolata grazie a un sistema complesso di ruote in pietra che arrivavano a pesare anche fino a 200 kg.

Ruota di pietra – Derynkuyu – Wineandfoodtour.it

Una serie di aperture, invece, garantivano il giusto livello di ventilazione. L’acqua potabile, infine, passava per il sottosuolo attraverso un ingegnoso pozzo.

Dando uno sguardo ai livelli che compongono questa incredibile città sotterranea, si possono intravedere stanze che erano utilizzate come cucine, altre, invece, adibite a camere da letto ed altre ancora a magazzini nei quali era conservato il cibo.

Era, inoltre, presente anche una scuola religiosa, nonché una chiesa e una cantina, dove si producevano olio e vino. Presenti, in aggiunta, degli ambienti nei quali erano tenuti i capi di bestiame.

Daniela Caruso

Sono laureata in Culture Digitali e della Comunicazione alla triennale e in Comunicazione Pubblica Sociale e Politica alla magistrale. Da anni, lavoro nel mondo digitale e nell'editoria online. Sono appassionata di viaggi, tecnologia, disegno, manga ed anime, ma anche di lettura e scrittura.