Un mandarino dalle dimensioni e dall’aspetto abbastanza differente da quello al quale siamo abituati. Andiamo a conoscere meglio il Dekopon, mandarino giapponese.
Il Dekopon
Siamo abituati a vedere il mandarino come un piccolo frutto, dalla buccia super profumata ma non troppo spessa. Un colore arancio molto vivido, e una buccia particolarmente liscia. La buccia in effetti si toglie con particolare facilità e una volta arrivati all’interno, troviamo degli spicchi profumatissimi e dall’inconfondibile sapore. Da un po’ di tempo però è apparso nei fruttivendoli dei mercati più grandi e rinomati, un mandarino dall’aspetto molto particolare. Le sue dimensioni sono abbastanza differenti da quelle del mandarino tradizionale, infatti ricordano più quelle dell’arancio. La buccia, dal colore arancio vivido, è molto irregolare, ancor più di quella dell’arancio, ricorda invece quella del cedro.
La cosa che lo rende unico è inconfondibile è una specie di tuppo che lo sovrasta, ed è anche la parte di frutto che solitamente è attaccata al ramo. Se cerchiamo di aprire il frutto, la buccia verrà via facilmente perché molto doppia. All’interno appare invece proprio come un normale mandarino, ovvero con spicchi. Ma è quando andiamo ad assaggiare il frutto che notiamo la vera differenza. Il dekopon a differenza degli agrumi in generale, è poco acido mentre spicca la sua naturale dolcezza. Un frutto da assaggiare assolutamente, che sta diventando un vero e proprio trend.
Curiosità
Oggi con il nome dekopon identifichiamo questa particolare varietà di mandarino giapponese. Ma in realtà all’inizio “Dekopon” era un marchio che con il passare del tempo è divenuto il termine generico che identifica i frutti shiranui. Prima che dekopon divenisse il nome comunemente utilizzato, le varie aziende utilizzavano nomi come “Himepon” e “Hiropon”.
La coltivazione dei frutti ancora oggi avviene in grandi serre, questo è indispensabile per mantenere una temperatura costante e garantire così la qualità dei frutti. Ma la vera particolarità sta nei frutti stessi e nella tecnica impiegata prima della commercializzazione. Non basta aspettare che i frutti siano “maturi” all’apparenza per essere commercializzati. Essi infatti vengono raccolti e lasciati per circa un mese a riposo prima di essere commercializzati.
Il motivo basilarmente è fare in modo che i mandarini perdano la maggior parte della loro acidità, mentre i livelli di zuccheri aumentano. Per essere classificati come dekopon i frutti devono avere un livello di zuccheri superiore a 13°Bx (gradi Brix), mentre l’acido citrico inferiore all’1%.
Sono alti gli standard per questi agrumi che sono ormai identificati come il frutto giapponese del momento. Nel 2006 inoltre, la JFGCA ( associazione cooperativa dei coltivatori di frutta del Giappone) ha istituito in onore del frutto il “Dekopon day“, che da quel momento si festeggia il 1°Marzo. Non ci resta quindi che andare alla ricerca di questi frutti per poterne assaporare il gusto unico, ma anche per poterli ammirare in tutta la loro splendente bellezza.