Andiamo alla scoperta delle ferrovie abbandonate che sono state trasformate in ciclovie: i 9 percorsi da visitare da nord a sud.
Le ferrovie di un tempo, che fungevano da principale sistema di trasporto italiano, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, sono state trasformate in ciclovie tutte da esplare, in quanto mettono a disposizione dei percorsi completamente immersi nella natura circostante, attraversando, oltretutto, l’intero Stivale, da nord a sud. Scopriamo, dunque, i 9 percorsi da scoprire.
Da ferrovie abbandonate a ciclovie tutte da esplorare
La riconversione di queste linee ferroviarie abbandonate in ciclovie rappresenta una ottima opportunità per riscoprire angoli meno conosciuti del territorio italiano, lontani dalle rotte turistiche più battute.
L’Associazione Italiana Greenways si è impegnata nella mappatura di queste vie, mettendo, nei fatti, a disposizione una risorsa molto utile per chi ama, in particolare, il cicloturismo e l’escursionismo.
Il primo percorso che vi segnaliamo è quello ciclopedonale Umbria, Spoleto – Norcia. Inaugurato nel 1926 e poi abbandonato nel 1968, il tracciato è stato riqualificato nel 2014 in una ciclovia di 23,5 km, ideale per gli amanti della bicicletta gravel o della mountain bike. Sul posto, è possibile frure di servizi aggiuntivi, come il trasporto bus da Norcia a Spoleto, che è molto utile per organizzare al meglio le escursioni.
Le ciclovie del Trentino Alto Adige e Liguria
In Trentino Alto Adige, c’è la ciclabile della Vecia Ferrovia della Val di Fiemme circondata da paesaggi meravigliosi, che si incastonano, nello specifico, tra le province di Trento e Bolzano: tale ciclovia, dunque, permette di esplorare i vigneti e le foreste lungo 24,4 km. Realizzata dai prigionieri di guerra russi, sotto l’egida austriaca, tale via attraversa il Parco Naturale Monte Corno.
In Liguria, invece, c’è il percorso San Lorenzo a Mare – Sanremo, che parte della ciclabile dei Fiori: tale itinerario di circa 20 km costeggia la Riviera del Ponente, che fa leva su una via asfaltata e pianeggiante, accessibile a tutti. Inoltre, è possibile attraversare vari borghi marinari ed avere accesso a spiagge del posto.
L’Alto Adige e il Veneto, inoltre, condividono la Lunga Via delle Dolomiti, che da Cortina conduce a Dobbiaco dipanandosi per 47,5 km, percorrendo il tratto della vecchia ferrovia delle Dolomiti.
Lombardia e Friuli Venezia Giulia
La Lombardia non è da meno, visto che mette a disposizione la ciclabile Val Brembana che segue il corso del fiume Brembo da Zogno a Piazza Brembana e la ciclabile del Mincio che va da Peschiera del Garda a Mantova lungo ben 43,5 km: entrambe ricavate da antiche linee ferroviarie.
In Friuli Venezia Giulia, poi, troviamo la ciclovia Alpe Adria Radweg, che va da Tarvisio a Venzone per 61 km, attraversando il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, fungendo da importante collegamento tra le bellezze naturali del Friuli e la storia vecchia linea ferroviaria Pontebbana.
Infine, la Parenzana collega Italia, Slovenia e Croazia su un tratto sterrato che si dipana per 120 km, lungo il quale è possibile osservare boschi, querce e castagni.