Che differenza c’è tra la dicitura “da consumarsi entro” e quella “da consumarsi preferibilmente entro”? Molti consumatori italiani ignorano letteralmente la differenza tra queste due diciture, pensando che indichino sostanzialmente “la stessa cosa” e quindi gettano via grosse quantità di alimenti che sono ancora buoni da mangiare.
Se anche tu ignori la differenza e vuoi saperne di più per evitare inutili sprechi di cibo (e di denaro) non ti resta che continuare la lettura di questo articolo.
Come capire la data di scadenza degli alimenti e distinguere le diciture sulle etichette
La prima cosa che leggiamo abitualmente sull’etichetta di un prodotto alimentare è la data di scadenza. Spesso però capita che buttiamo anche cibi che sono ancora buoni da mangiare e che non sono ancora deperiti. Ciò succede perché si fa confusione tra la dicitura “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”.
Queste due espressioni solo in apparenza sono simili, ma in realtà ci sono differenze sostanziali tra le due diciture. La maggior parte dei consumatori italiani le giudica sinonimi, con conseguente enorme spreco alimentare.
Secondo la Commissione UE, per combattere gli sprechi alimentari immensi (ogni consumatore italiano getta via nella pattumiera 30 kg di cibo), bisogna partire dall’origine, ossia dal problema dell’etichetta che viene interpretata male. Il termine “preferibilmente” è la causa di tutto, poiché il 10% di tutto lo spreco di cibo che avviene in Europa è da attribuire a questa parolina interpretata male.
Che significa la dicitura “da consumarsi entro”?
La dicitura che leggiamo sull’etichetta “da consumarsi entro” seguita dalla data di scadenza significa che dopo quella data il prodotto non va consumato, non va mangiato perché è un rischio per la salute. Questa espressione “da consumarsi entro” si trova sempre su alimenti deperibili e che scadono a stretto giro. Mangiarli dopo la data di scadenza è pericoloso e quindi va evitato in modo assoluto. Se il prodotto con la dicitura “da consumarsi entro” è scaduto, non va assolutamente mangiato e va gettato via.
L’espressione “da consumarsi entro” si trova solitamente su prodotti deperibili quali latte, uova, carne, pesce e formaggi freschi.
Che significa la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”?
In questo caso l’espressione non si riferisce alla scadenza bensì alla conservazione. Nello specifico la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” è seguita dalla data in giorno/mese/anno, mentre la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro la fine” è seguita spesso solo dall’anno o dal mese e dall’anno.
Questa espressione non significa che dopo la data riportata sulla confezione il prodotto è scaduto e non va più consumato, ma la data indica solo un “termine di garanzia” ovvero che se si seguono le indicazioni di conservazione il prodotto conserva gusto e fragranza entro la data indicata.
Dopo la data indicata, l’azienda non garantisce la bontà, il gusto e la fragranza, ma l’alimento può essere mangiato, è buono da mangiare e non va buttato via.
Dopo la data riportata sulla confezione il prodotto alimentare non è pericoloso per la salute e può essere mangiato.
La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” si trova su alimenti come salse, spezie, caffè, cereali, caffè, infusi, confetture, conserve, prodotti secchi confezionati e prodotti surgelati.