Cinque amate pietanze che, da cibi poveri, sono diventate piatti di lusso della gastronomia: scopriamo quali sono.
Nella gastronomia, si assiste ad una dinamica simile a quella della moda, dove ciò che – in passato – era considerato ordinario, oggi assume un valore straordinario. Alcuni ingredienti, un tempo alla base dell’alimentazione popolare o, addirittura, di scarto per le classi meno abbienti, oggigiorno sono protagonisti esclusivi dei ristoranti di lusso. Scopriamo, dunque, le 5 pietanze che da cibi poveri sono diventate piatti di lusso.
L’evoluzione delle pietanze italiane, da cibi poveri a piatti di lusso
Pensiamo alle verdure, elemento base nella cucina italiana: fino a poco tempo fa, il minestrone era un piatto quotidiano, preparato con ciò che l’orto offriva e in grado di nutrire molte famiglie. Oggi, in alcune grandi città, il costo di un semplice minestrone può essere proibitivo.
Questo cambiamento può essere spiegato dalla semplice legge della domanda e dell’offerta: un prodotto, un tempo abbondante e alla portata di tutti, diventa raro e – quindi – più desiderato e costoso. Tale fenomeno storico si ripete con regolarità, d’altronde. Quali sono, dunque, questi ingredienti trasformati da modesti a ricercati?
Caviale
Il caviale, oggi considerato una prelibatezza costosa, era consumato in contesti meno sofisticati. Circa 300 anni fa, era considerato un prodotto secondario, spesso servito gratuitamente nelle locande per accompagnare il vino.
Era, inoltre, molto comune vederlo servito nelle carceri, dove i detenuti si stancavano delle uova salate e odiavano l’odore forte che emanava. Con l’industrializzazione, la riduzione degli storioni nelle acque americane ha reso il caviale un prodotto esoso.
Sushi
Il sushi, oggi considerato un piatto raffinato e costoso, ha origini molto più umili. In passato, l’abbinamento di riso e pesce crudo era attuato come tecnica per conservare il pesce, che – come saprete – è abbondante in Giappone.
Col tempo, la globalizzazione ha aumentato la domanda di sushi, riducendo l’offerta di pesce fresco e alzando, di conseguenza, il suo prezzo.
Kobe Wagyu
Questa carne di manzo, tra le più care al mondo, deve il suo prezzo elevato a un’intelligente strategia di marketing e alla riduzione delle esportazioni negli anni ’90. La sua particolare marmorizzazione, inizialmente non apprezzata, è diventata un segno distintivo che conferisce alla pietanza lusso e qualità.
Da cibi poveri a piatti di lusso: le ostriche
Le ostriche, un tempo consumate come spuntino buon mercato, hanno subito un aumento di prezzo a causa dell’inquinamento dei mari e del divieto legato al lavoro minorile, che ha influenzato – in seguito – la loro raccolta.
Astice
Definiti – in passato – gli “scarafaggi di mare“, gli astici erano utilizzati come cibo per carcerati e servitù. Con il passare del tempo, la loro disponibilità è diminuita e, per questo, sono diventati un ingrediente di prestigio nei ristoranti di lusso.