Se ispezionate la riserva di pentole e tegami delle vostre nonne, sicuramente troverete i tegami e le pentole in terracotta. Queste pentole erano molto utilizzate in passato soprattutto per la cottura in camini e forni a legna. Oggi non sono molto utilizzate, ma da qualche tempo sembrano essere tornate di moda. Perché utilizzarle in cucina?
La tradizione culinaria mediterranea ha per secoli visto le pentole di terracotta come mezzo per cucinare pietanze di ogni tipo. Oggi si usano molto i piani ad induzione e questi non prevedono l’uso di pentole di terracotta.
Tuttavia questi tegami possono essere utilizzati in forno o direttamente nei camini. La conformazione di queste pentole aiuta a cuocere i cibi in modo graduale e lento e senza un uso eccessivo di grassi. Possiamo quindi dire che sono ideali per un tipo di cottura sano.
La terracotta aiuta a trattenere meglio i sapori dei cibi che vengono cotti al suo interno, grazie alla porosità del materiale. L’argilla concede un perfetto scambio tra umidità e calore che garantisce una cottura sana, poiché non necessita l’uso di componenti troppo grassi come il burro. Altra qualità positiva è la sua capacità di trattenere il calore, ideale per cuocere i cibi in modo lento.
Alcuni dicono: “ok la cottura nelle pentole in terracotta è sana, graduale, ma ci mettono molto per riscaldarsi!”
Affermazione corretta, ma non è un male. Come abbiamo detto questo materiale è un ottimo isolante termico, quindi sì, si riscalderà lentamente, ma una volta caldo tratterrà il calore a lungo, cosicché la cottura potrà continuare nonostante abbiamo spento il fuoco. Questa sua qualità non è da sottovalutare, infatti le classiche pentole in acciaio terminano la cottura subito dopo aver spento il fuoco, e rimangono calde per poco tempo, così come i cibi al loro interno. Quindi possiamo dire che le pentole in terracotta ci consentono anche una cottura economica! Perché risparmieremo gas e luce che altrimenti avremmo consumato.
Per quanto siano utili, queste pentole sono anche molto delicate e necessitano piccoli accorgimenti per dare il meglio. Una cosa fondamentale è la giusta idratazione. Per far si che il coccio sia adeguatamente idratato e duri più a lungo possibile è necessario ripetere questa procedura subito dopo l’acquisto e successivamente ogni paio di mesi (in base all’utilizzo che se ne fa). Procedere in questo modo:
Altra cosa che temono queste pentole è l’abrasione. L’argilla è rivestita da uno specifico smalto, se andremo a strofinare il tegame con retine o spugne abrasive rischiamo di doverlo gettare via. Attenzione anche a posate di metallo e detersivi chimici. Meglio lavare queste pentole con spugne morbide e prodotti naturale come ad esempio acqua e aceto o acqua e limone.
Da evitare sono gli sbalzi di temperatura, questi potrebbero far crepare il coccio e rendere la pentola inutilizzabile.
Le pentole di terracotta sono particolarmente indicate per cotture lunghe come ad esempio il ragù della domenica. I tegami con e senza coperchio sono ideali per cucinare timballi e pasticci, come ad esempio la “tiella di riso patate e cozze barese” o la lasagna al forno. Ci sono pentole in terracotta ideali anche per la cottura di piatti come il cous cous e piatti in umido, come ad esempio il tajine, formata da una base quasi piatta, come un grande piatto da portata, e un “coperchio” a forma di cono che aiuta ad avere una cottura ideale della pietanza.
I tegami di coccio sono anche ottimi per la cottura di piatti a base di carne e patate, come il classico pollo, cuocendolo in questa pentola invece che nei tegami di acciaio, la carne rimarrà umida. Pietanze a base di verdura, ad esempio patate e carciofi o funghi o zucchine ecc, tutti grazie alla cottura lenta esalteranno i lori sapori.
Cucinare nelle pentole di terracotta permette di riscoprire sapori autentici e genuini come quelli di una volta.