L’origine delle crescentine bolognesi risalgono alla dominazione longobarda iniziata con l’invasione del 568 d. C. In quel periodo c’era la disponibilità dello strutto, l’ingrediente usato per cucinarle nella frittura.
Le crescentine sulle tavole dell’Emilia non manca mai e viene chiamato in modi diversi: Bologna “crescentina“, Parma e Piacenza “torta fritta“, Ferrara “pinzino“, Modena “gnocco fritto“.
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Ingredienti per 5 persone
- 500 g di farina 0
- 30 g di burro
- 250 g di acqua tiepida
- 125 ml di vino bianco frizzante
- 125 ml di latte
- 25 g di lievito di birra
- 20 g di zucchero
- sale
- olio di semi di arachidi per friggere
Preparazione dell’impasto delle crescentine
Sciogliere nell’acqua tiepida il lievito di birra e lo zucchero, unite il latte e il vino. Impastate la farina con il liquido e il burro ammorbidito, fino ad ottenere un panetto morbido e liscio. Chiudete la palla di pasta in un sacchetto per congelare i cibi e mettetelo in frigo per un’ora.
In una padella per fritti (ideale la padella di ferro) mettete abbondante olio di arachidi e scaldatelo. E’ consigliato fare in questo modo perchè le crescentine hanno bisogno di spazio galleggiare ed essere girate. Tirate fuori la pasta, mettetela su un tagliere e stendetela alta 4-5 mm con il mattarello. Tagliatela con il tagliapasta in rettangoli di circa 4×5 cm e friggeteli nell’olio bollente. Fateli asciugare su carta assorbente da cucina. Le crescentine devono gonfiarsi e dorarsi e vanno girate per cuocere entrambi i lati. La cottura deve essere 10 secondi per lato. Servite in tavola calde con formaggi molli come lo stracchino e squaquerone pinzimonio ( carote, sedano, cipollotti) e mangiate con le mani.
Consigli e curiosità
Il vino da abbinare al piatto è il Lambrusco di Sorbara Modena. Il suo colore è rosso rubino chiaro ed è frizzante.
A volte mi capita di prepararli con amici, parenti o conoscenti a cui mi fa piacere preparare delle crescentine veramente gustose e buone , oso utilizzare le farine biologiche delle nostre zone.
Ne ho provate tante di farine e mi sto trovando molto bene con le farine del Molino Ronci, farine del territorio emiliano-romagnolo e con un buon rapporto qualità prezzo
La farina biologica il molino ronci viene prodotta dal 1990 nelle montagne di Montefeltro e la Valmarecchia. I grani che utilizza sono 100% italiani e locali coltivati a pochi chilometri dal mulino. La macinatura a pietra e l’utilizzo della forza dell’acqua producono farine dal sapore e dall’odore di una volta.
Sono senza additivi e conservanti e vanno consumate in fretta. Tengono intatti le loro proprietà benefici e valori nutrizionali.