Purtroppo spesso ci ritroviamo a combattere con le conseguenze dovute ad un intossicazione alimentare. A volte però possiamo prevenirle semplicemente usando degli accorgimenti. Oggi ad esempio vedremo quali cozze evitare per non incorrere nel Norovirus.
Prima di capire quali sono le zone di provenienza delle cozze dalle quali stare attenti, cerchiamo di capire cos’è il Norovirus tanto temuto. I Norovirus sono una serie di virus appartenenti alla famiglia dei Caliciviridae, ovvero virus che hanno un solo filamento di Rna.
I problemi causati dal Norovirus sono solitamente riconducibili alle gastroenteriti acute, ma non di origine batterica. Infezioni causate da questa tipologia di virus, sono molto diffuse in ambienti dove si riuniscono più persone come ad esempio gli ospedali, le scuole o le case di riposo. Altri ambienti facilmente vittime di questo virus sono quelli confinati, come ad esempio le navi da crociera o quelle da commercio.
I sintomi causati dal Norovirus sono: vomito, nausea, crampi addominali, diarrea e in alcuni casi più gravi anche febbre. La durata dei sintomi può variare da 12 ore fino a 3 giorni, ma nella maggior parte dei casi questi spariscono dopo 1-2 giorni. Una cosa importante da tener conto se si è contratto il Norovirus è l’idratazione.
I sintomi che questo comporta, possono facilmente portarci alla disidratazione e questo è particolarmente vero nel caso di bambini e persone anziane. Ad oggi non esiste una cura contro questo virus quindi è bene che sappiamo come evitare di contrarlo. Sulla base di recenti analisi si è scoperto che le cozze provenienti da alcuni luoghi specifici possono essere affette da questo virus, quali sono?
Stando ad alcune recenti analisi fatte dalla Coldiretti, alcuni alimenti che vengono importati, come ad esempio le cozze francesi, contengono il Norovirus che causa appunto, i su citati effetti. Il 14 Luglio 2023 nel porto di San Benedetto si è aperto il Villaggio Contadino di Coldiretti. In questo luogo si sono riuniti migliaia di pescatori provenienti dal nostro paese, poiché contrariati dalle nuove linee guida date dal governo. A causa dei virus provenienti da una pesca esagerata e la variazione dell’ecosistema marino, il governo vorrebbe vietare la pesca a strascico.
Secondo alcuni però, soprattutto i pescatori che impiegano questo tipo di pesca, vietarla significa indebolire gli interessi del paese stesso. I pescherecci che verrebbero bloccati da questa nuova legge sarebbero oltre 500 solo in Puglia. Il che avrebbe un impatto davvero catastrofico sull’economia in questo campo. Questa legge inoltre favorirebbe l’importazione estera di questi cibi che, a quanto pare è anche quella più rischiosa ai fini della contrazione di virus come il Norovirus.
L’unico modo per evitare di contrarre il Norovirus mangiando le cozze, è quello di cucinarle, come abbiamo anche visto in passato. Una cottura però fatta secondo i giusti criteri.
I virus muoiono con una cottura superiore ai 90 gradi, quando cuciniamo le cozze quindi, dobbiamo prestare particolare attenzione. Le cozze si aprono ad una temperatura di 70 gradi, ma questa non è sufficiente per garantire la morte del virus. Accertiamoci quindi che le temperature siano abbastanza alte e che quindi le cozze sia sicure da mangiare.