Se amate la pizza sicuramente sarete curiosi di sapere quanto si spendeva a Napoli per una margherita negli anni ’80. Il costo della vita era diverso ma il prezzo di questo pasto completo e apprezzato in tutto il mondo può renderci ancora più palese com’è alta l’inflazione.
La pizza è il cibo più popolare in Italia e anche il piatto italiano più famoso nel mondo. Il primo forno per pizza di cui si abbia notizia è stato costruito a Napoli nel 1738 e da allora questa prelibatezza è diventata un simbolo della cucina italiana e un alimento base della dieta di molte persone in tutto il mondo.
Sebbene esistano molte varianti di questa ricetta tradizionale italiana, possiamo affermare con certezza che la pizza esiste almeno dal 1889, quando la Regina Margherita visitò Napoli e provò la sua versione del piatto.
Se sei un appassionato di storia e di gastronomia, sicuramente ti sarà capitato di chiederti quanto ci costava consumare una pizza a Napoli negli anni Ottanta. Grazie ad una vecchia ricevuta trovata durante un trasloco, Fabio Riccio del sito internet specializzato Gastrodelirio ha potuto fare un tuffo nel passato e scoprire che nel settembre del 1980, quattro persone si sono sedute a tavola al Ristorante Da Tullio di calata San Marco e hanno consumato quattro pizze, birra, antipasti e frutta, pagando in tutto 21.700 lire.
Quanto si spendeva a Napoli per una margherita negli anni ’80
Alcune curiosità possono davvero tormentarci. Oggi sappiamo quanto costa una pizza ma quanto si spendeva a Napoli per una margherita negli anni ’80? Per rispondere dovremmo comparare il costo della cena relativa allo scontrino ritrovato da Fabio Riccio con il costo della stessa cena oggi.
Grazie ad uno strumento concesso delle indagini dell’Istat, Riccio ha rivalutato i prezzi dell’epoca alla luce della situazione economica italiana attuale, scoprendo che quella cena da 21.700 lire degli anni Ottanta costerebbe oggi quasi 65 euro per 4 persone, ovvero circa 16 euro a persona.
Se andiamo a vedere nel dettaglio, gli antipasti molto gettonati negli anni Ottanta, come la giardiniera e il prosciutto e melone costavano circa 5,40 euro ciascuno, mentre le birre ‘estere’ da 0,33 cl circa 3,25 euro l’una. La frutta, invece, era molto più cara rispetto ad oggi, con tre mele che costavano 4,05 euro. Infine, le quattro ottime pizze margherite – servite al tavolo – costavano circa 2,70 euro cadauna.
Da non dimenticare anche l’Iva al 9 percento dell’epoca (oggi, invece, è all’incirca al 10% per il cibo in somministrazione al tavolo – che sia consumato al ristorante o al bar – e al 22% per quello d’asporto e consegnato al domicilio), e il servizio e coperto che, insieme, costavano 10,53 euro.
Com’è cambiato il prezzo della pizza
Il prezzo degli ingredienti è aumentato rispetto agli anni ’80, ma è ancora abbastanza accessibile. In alcune zone di Napoli ancora oggi si può mangiare un’ottima pizza Margherita a meno di 4 euro. Vero è che il peso della Guerra in ucraina ha fatto lievitare tutto anche nel capoluogo partenopeo.
In conclusione, possiamo sicuramente dire che mangiare una pizza a Napoli negli anni Ottanta costava decisamente meno rispetto ad oggi, ma è interessante notare come alcuni prezzi siano rimasti pressoché invariati, come ad esempio il servizio e coperto che, all’epoca, erano considerati la assoluta normalità.
Ancora oggi, quindi, per mangiare una buona pizza non è necessario spendere una somma eccessiva. L’importante è scegliere una buona pizzeria che sappia dare la giusta importanza alla pizza nella sua essenza e nella sua storia.