Le patate sono degli ortaggi conosciutissimi in tutto il mondo e molto utilizzati in cucina. Sono davvero molto versatili: si possono, infatti, cucinare in diversi modi, quali al forno, bollite, fritte e anche al vapore. Piacciono a tantissime persone, sia ai piccoli, sia ai grandi. Spesso e volentieri, una varietà di patata, quella americana, viene confusa con un altro tubero, ovvero l’igname. Sapete cos’è quest’ultimo e come si utilizza in cucina?
Che cos’è l’igname
L’igname è una pianta erbacea, con i fiori verde e giallini e le foglie a forma di cuore, appartenente al genere Dioscorea. Da tale pianta si ottiene un tubero pieno di amido e con la buccia robusta e ruvida. Si può chiamare anche yam. Il termine deriva da “ñame”, presente nella lingua spagnola oppure dalla lingua portoghese “inhame”. Viene consumato soprattutto in Asia, Oceania e Africa. In Europa, si coltiva il genere Dioscorea polystachya. Si distingue dalla patata dolce perché è meno dolce, la buccia è molto ruvida e non contiene molto betacarotene.
Le proprietà benefiche dell’igname
L’igname, nonostante contenga delle proteine, dev’essere consumato insieme ad altri alimenti, per raggiungere il giusto apporto di proteine. Ha poco grasso e sodio. È una miniera di vitamina B1, B6, C e di potassio. È anche ricco di fibre, tiamina e manganese. Ha anche proprietà antiossidanti e diuretiche.
L’igname dell’Africa
Esiste in natura un igname tipico dell’Africa, la Dioscorea sp, che soprattutto in Africa Occidentale e Niger è una fonte inestimabile di calorie, in grado di sfamare tantissime persone. Si stimano circa duecento calorie quotidiane per centocinquantamila abitanti del posto. Inoltre, è fonte di tiocianato, il quale è utilissimo per l‘anemia falciforme.
Dove si può reperire l’igname
Qui in Italia, l’igname non è proprio conosciutissimo ma si può reperire nei negozi etnici delle maggiori città italiane. Se proprio non si trova, allora si può acquistare sui siti on-line. Esiste anche l’igname sotto forma di prodotto erboristico e di integratori, se lo si preferisce.
Gli usi in cucina
Innanzitutto, prima di acquistare l’igname, assicuratevi che sia bello sodo e privo di macchie. Si conserva in un luogo asciutto e fresco della cucina, lontano dalle fonti di calore. Poiché la buccia è ruvida e molto robusta, è meglio cuocerla per poi toglierla del tutto con maggiore facilità. Essendo simile alla patata, si può cucinare in vari modi ed è, in particolar modo, utile per preparare le pappine e la purea per i bimbi dai sei mesi di età. In ogni caso, tutti possono mangiare igname, anche gli anziani, che devo stare particolarmente attenti alla propria salute.
Come si cucina l’igname in Giappone, Africa, Nigeria e Filippine
Vediamo adesso come viene cucinato l’igname in questi tre paesi. Per quanto riguarda il Giappone, si grattugia o si mangia anche crudo. In Africa, invece si è soliti cuocere l’igname e accompagnarlo a delle buone salse. In Nigeria, si essicca e si crea la polvere, la quale si usa soprattutto per i budini e le zuppe, Infine, nelle Filippine si utilizza per la preparazione di un dolce molto caratteristico, ovvero l’halo-halo.
Alcune ricette con l’igname
Vediamo adesso alcune ricette con l’igname. Potete, ad esempio, preparare una ricca insalata con igname, patate, sedano e pepe oppure un gustoso stufato, adatto per il periodo invernale. Si può accompagnare a diversi piatti a base di carne e pesce, grigliandolo, arrostendolo o saltandolo in padella. Si può anche cuocere al forno. È ottimo anche per le zuppe o composizioni cremose. Ma non finisce qui: si può utilizzare anche per preparare i dolci, quali torte e biscotti. Davvero versatile e da provare.