Andiamo alla scoperta della sardella calabrese, come è preparata ed utilizzata in cucina in diverse ricette.
Tra le prelibatezze tipiche della Calabria, c’è la sardella, condimento molto saporito e unico nel suo genere. Si tratta di una salsa spalmabile che ricorda la ‘nduja, anche se si differenzia da quest’ultima, in quanto è a base di pesce. È impiegata in una varietà di ricette e, grazie al suo sapore particolare, è affettuosamente soprannominata il “caviale dei poveri“. Scopriamo, dunque, insieme qualche curiosità su questo prodotto calabro.
Sardella calabrese, il caviale dei poveri
La sardella calabrese è una salsa, dal gusto forte, composta solamente da pesce e peperoncino, ingredienti che le conferiscono un sapore intenso.
Tale salsa, inoltre, che funge da conserva marina, è ideale per accompagnare diversi piatti ed è simile alla ‘nduja ma con il gusto caratteristico dei mari della regione.
La storia e la preparazione di questo prodotto
La sardella è una conserva ittica fermentata, prodotta nelle provincie di Crotone e Cosenza, in Calabria. La sua produzione, benché richieda solamente due ingredienti, ossia pesce e peperoncino, è il risultato di una tradizione antica che necessita di materie prime di qualità che devono essere lavorate abilmente.
L’origine di tale salsa è molto antica, tanto che alcuni credono derivi dal garum, salsa a base di pesce fermentato molto apprezzata dagli antichi Romani.
Crucoli è il borgo specifico, legato alla sardella, tanto che – nel corso del tempo – ne ha fatto un vanto e possiede la denominazione comunale (De.Co.) di questa deliziosa crema. La ricetta tradizionale prevedeva la preparazione di un impasto di peperoncini dolci e piccanti, infornati e macinati insieme ai semi di finocchio selvatico e neonate di sardine, pescate nel Mediterraneo, lavate, asciugate e salate per almeno tre mesi.
A partire dal 2006, i regolamenti dell’Unione Europea hanno limitato la pesca di piccoli pesci azzurri, tutelando così l’ecosistema marino. Di conseguenza, la sardella – ai giorni nostri – è preparata con il pesce ghiaccio che, una volta impastato con peperoncino, dà alla salsa un sapore molto particolare.
Come utilizzarla in cucina
Per preparare la sardella in casa, bisogna lavare il pesce in acqua fredda, lasciandolo scolare e salandolo abbondantemente. Dopo alcune ore di riposo, sciacquate e impastate delicatamente con il peperoncino macinato, sale e semi di finocchio selvatico, fino ad ottenere una salsa cremosa, di un colore rosso brillante.
Anche se il disciplinare richieda un periodo di asciugatura di tre mesi, ad uso domestico è possibile abbreviare tale tempistica.
La sardella è versatile come la ‘nduja, in quanto si può aggiungere a tanti piatti. Inoltre, di solito, è allungata con olio extravergine d’oliva e, a volte, insaporita con cipolla di Tropea tagliata finemente. Una volta amalgamata, diventa una salsa perfetta per crostini, bruschette, ma anche da utilizzare come condimento per pasta, pizza, focacce, taralli e frittata.