Cos’è la farina di tumminia, uno dei grani più antichi italiani: come utilizzarla in cucina e quali sono le proprietà che la caratterizzano.
Tra le tante varietà di grani antichi e poco conosciuti coltivati in Italia, c’è il grano tumminia, che, come alcuni sapranno, fu menzionato da Goethe nel suo Viaggio in Sicilia. Tale grano è alla base della produzione dell’omonima farina, che è ricca di nutrienti e benefici per la salute, utilizzata anche per la preparazione di pizza e pane. Scopriamo, dunque, insieme qualche curiosità su tale alimento.
Cos’è la farina di tumminia
L’Italia è un Paese ricco di prodotti eccezionali e di specialità regionali, spesso salvate dall’oblio grazie all’impegno di agricoltori che credono fermamente nella bontà degli alimenti made in Italy.
Tra questi, c’è anche la farina di tumminia, ottenuta da un grano siciliano conosciuto anche come timilia o grano marzuolo. Coltivato nell’area di Trapani fin dall’epoca greca, il grano è seminato a marzo e raccolto in estate: la molitura avviene tramite macine di pietra. In Sicilia è utilizzato, di solito, per preparare pasta fresca e diversi di prodotti da forno, come il pane nero di Castelvetrano e la schiacciata siciliana.
Anche se la produzione di farina di tumminia è limitata a poche zone, la sua popolarità è cresciuta a livello nazionale, grazie alla versatilità e al sapore ricco e aromatico che la caratterizzano, ai quali si aggiungono anche le proprietà nutrizionali e i benefici che apporta all’organismo.
Le caratteristiche e le proprietà di tale prodotto
La tumminia matura in modo molto veloce, in quanto è un grano a ciclo breve. La farina ottenuta è un tipo di grano duro, ad alto contenuto proteico e minerale, ma con basso contenuto di glutine.
Tale caratteristica la rende meno raffinata ma più salutare rispetto alle farine di grano tenero: inoltre, riduce l’indice glicemico, ergo ottima per chi è diabetico.
La tumminia – inoltre – contiene lignina, che supporta il sistema cardiovascolare, rafforzando, al contempo, il sistema immunitario. In tale farina, inoltre, sono presenti anche tante fibre, che incrementano il senso di sazietà, quindi ideale per chi, ad esempio, segue regimi alimentari per dimagrire.
Come si usa in cucina
La farina di tumminia è ideale per prodotti da forno tra i quali possiamo annoverare il pane a pasta dura e le focacce, oltre alla pasta e alla pizza già menzionate.
Di solito, tale farina è usata per preparare il pane di Castelvetrano, pane nero ottenuto miscelando la tumminia con il grano biondo siciliano chiamato “burattata”.
La farina di tumminia, infine, è perfetta anche per preparare la pizza rustica, alla quale sono aggiunti ingredienti quali i formaggi spalmabili, i pomodori e la mozzarella.