Andiamo alla scoperta della cucina halal, vero e proprio stile alimentare olistico, basato su specifiche regole.
Prima di essere servite in tavola, le pietanze consentite dalla cucina halal devono essere sottoposte ad un processo di macellazione e di purificazione, secondo i precetti presenti all’interno del Corano. Si tratta, dunque, di un vero e proprio stile alimentare olistico, caratterizzato da specifiche pietanze e da una particolare attenzione alla purezza e alla igiene di queste ultime. Scopriamo, dunque, insieme in cosa consiste la cucina halal, come sono selezionati gli alimenti e come sono preparati prima di essere portati in tavola, seguendo i precetti del Corano.
Cos’è la cucina halal
Il termine “halal“, che – in arabo – significa “lecito” o “permesso“, prevede il rispetto di norme molto precise per quanto riguarda la qualità e la produzione dei cibi, in conformità agli insegnamenti della Shari’a, ovvero la legge islamica.
La diffusione del termine halal è ormai abbastanza importante, tant’è che la si può ritrovare sulle insegne delle macellerie o dando uno sguardo alle etichette dei prodotti. Oltre a indicare ciò che è permesso secondo i precetti islamici, il cibo halal deve rispondere a criteri di purezza, igiene e qualità elevati, per questo, spesso, funge da ottima opzione anche per chi non è di fede musulmana.
D’altronde, i orincipi fondamentali della cucina halal sono, per l’appunto, la scelta di ingredienti consentiti, tra i quali ci sono piante e i loro derivati, escludendo quegli elementi che possono essere dannosi o alterare le facoltà mentali, come le droghe o l’alcol.
Per quanto riguarda la carne, alcuni animali sono categoricamente non halal, ad esempio il maiale e certi tipi di carnivori, mentre le carni come il pollo, l’agnello ma anche il manzo sono ammesse se trattate con metodi specifici.
Macellazione e pulizia degli alimenti da portare in tavola
Oltre alla scelta degli ingredienti sopra elencati, in tale contesto è molto importante il processo di macellazione rituale (dhabihah).
Per considerare la carne davvero halal, la stessa deve essere ottenuta mendiate un processo di macellazione che prevede, nei fatti, il taglio della giugulare dell’animale, in modo da drenare il sangue, effettuato da un operatore musulmano e accompagnato dalla preghiera. L’animale deve essere in salute e il taglio rapido, in modo da ridurne la sofferenza.
Gli alimenti non devono essere, inoltre, contaminati con sostanze non halal e devono essere trattati secondo le regole rigorose della Shari’a.
La cucina halal va – quindi – interpretata come una manifestazione di fede e di rispetto per le leggi divine, ma anche come un’interpretazione culturale e religiosa che può cambiare a seconda del territorio e alle scuole di pensiero islamiche.