“Carne di soia” a sentirlo sembra quasi una contraddizione, se è vegetale perché chiamarla carne? Ebbene ci sono motivazioni valide per considerare il tempeh una “carne” vegetale, scopriamole insieme.
Il tempeh: storia della carne di soia
Oggi parliamo di un alimento che probabilmente molti non conoscono ancora. Basti pensare che meno di 20 anni fa se parlavamo di sushi era un cibo estraneo a molti, mentre oggi è una moda anzi un rituale quasi settimanale per molti. Possiamo dire la stessa cosa del tempeh, un alimento che si sta facendo strada nel nostro paese, grazie alla richiesta maggiore di prodotti vegani. Nonostante ciò la sua storia è molto antica, quindi benché si stia scoprendo come alimento moderno, in realtà si tratta più di una riscoperta.
Le sue origini sembrerebbero risalire agli inizi del 1800 dove ritroviamo alcune testimonianze della sua presenza nella storia indonesiana. Sembrerebbe nato nell’Isola di Java secondo un’opera letteraria javanese molto famosa. In Indonesia infatti, il tempeh, anche conosciuto come carne di soia, fa parte della tradizione culinaria e viene utilizzato quotidianamente in molte preparazioni. La sua diffusione è estata in tutto il territorio asiatico, come molti prodotti a base di soia, come ad esempio il tofu. Anche il questo caso infatti abbiamo un prodotto totalmente vegano ricavato dalla soia, ma con valori nutrizionali ben differenti da quelli del tofu. Il motivo principale sta nella tecnica utilizzata per produrlo. Scopriamo insieme cosa porta alla nascita del tempeh, ma soprattutto perché viene considerata una “carne”.
Come si produce e che benefici ha?
Come abbiamo già accennato, il tempeh è un prodotto che deriva dalla soia. Più nello specifico, parliamo di fermentazione dei semi di soia. A differenza del tofu che viene venduto in panetti chiari e lisci, il tempeh solitamente viene venduto in panetti o sottoforma di pezzettini. La differenza basilare sta nel fatto che i semi di soia, spesso sono ancora ben visibili. La caratteristica che rende il tempeh un prodotto davvero speciale è la sua quantità di proteine. Grazie alla fermentazione gran parte delle proteine contenute nella soia vengono conservate, ma rese anche più digeribili. Così abbiamo un prodotto vegetale che a livello nutrizionale può essere paragonato quasi alla carne.
Questo è fondamentalmente il motivo per il quale il tempeh viene chiamato o considerato anche “carne di soia”. In media 100 gr di carne, sia essa rossa o bianca, contiene un quantitativo di proteine che va dai 20gr ai 30gr circa ogni 100gr. Il tempeh ci va davvero vicino, con un valore di 19gr ogni 100gr di prodotto. Possiamo quindi ritenerlo un sostituto vegano alla carne. Ma c’è da considerare anche l’apporto calorico, 100 gr di petto di pollo, che è la carne ritenuta più magra, contengono circa 240 Kcal. La carne di soia invece ha sole 190 Kcal ogni 100gr, quindi ne potremo mangiare un quantitativo maggiore della carne. Arriveremo così a consumare la stessa quantità proteica.
Insomma concludendo possiamo dire che il tempeh è sicuramente un alimento antico ma dalle proprietà e qualità abbastanza moderne. Il che ben presto lo renderà presente in ogni casa.