Il tiki cocktail è un drink ispirato alla cultura polinesiana: scopriamo insieme la storia e qualche curiosità su questa bevanda esotica.
I tiki cocktail ci trasportano in un universo immaginario, una fusione tra il caraibico e il polinesiano: un drink che ha portato, oltretutto, alla nascita di un movimento culturale che fonde architettura, letteratura e stile di vita. Scopriamo la storia e qualche curiosità su tali cocktail.
I tiki cocktail – o “tiki drink” – ricordano spiagge esotiche, con spiaggia bianca, tipica dei Caraibi e della Polinesia, dove ci si può immaginare su un’amaca a mangiare frutta fresca.
Secondo Wikipedia, sono definiti come “cocktail a base di rum con sapori freschi e fruttati, ispirati alla cultura polinesiana“.
Non esiste una definizione formale, ma possiamo collegare la loro storia al Planter’s Punch, un cocktail delle Indie Occidentali.
I tiki cocktail elaborano questa formula base, cambiando, però, gli ingredienti: invece di utilizzare solo il lime, si possono usare anche il pompelmo e il frutto della passione, sciroppo di zucchero, miele sciroppo d’acero. Inoltre, i tiki cocktail mischiano var tipi di rum e distillati a partire dal 1934.
Il termine “tiki” è spesso associato ai cocktail hawaiani, ma la sua origine è ben diversa. Derivato dalla lingua Maori, “Tiki” si riferisce a sculture di pietra o di legno rappresentanti figure umane con espressioni di rabbia.
Tali sculture rappresentano divinità o antenati polinesiani, diventate, poi, nel corso del tempo simbolo di questa cultura. Secondo la Cocktail Society, il termine “Tiki” è comparabile a “Adamo” nella cultura cristiana, indicando il “primo uomo” in quella Maori, lontano quindi dalle immagini festaiole delle Hawaii o dei Caraibi.
I primi bar tiki, ad ogni modo, sono apparsi già prima della guerra e lontano dalla Polinesia, ossia in California, grazie a Donn Beach e Victor Bergeron.
Tra i tiki cocktail più famosi, possiamo annoverare il Mai Tai, lo Zombie e il Navy Grog. Il Mai Tai fu inventato da Victor Bergeron ed è realizzato con rum scuro e bianco, succo di lime, sciroppo d’orzo, liquore all’arancia e sciroppo di mandorla.
Lo Zombie è un drink un po’ più complesso, in quanto contiene rum scuro e bianco, succhi di lime e pompelmo, sciroppo di maraschino, liquore d’angostura, sciroppo di falernum e un tocco di Pernod.
Il Navy Grog, che è, d’altronde, un’altra creazione di Donn Beach, si crea mescolando rum scuro e bianco con succo di lime, sciroppo d’acero e acqua gassata.
Ci sono anche altri cocktail tiki tra i quali menzioniamo l’Hurricane, simbolo della cultura di New Orleans, la Pina colada, con rum bianco, succo di ananas e latte di cocco e il Painkiller, versione modificata della Pina colada con succo d’arancia.