Scopriamo cos’è il frico, tipico piatto della gastronomia friulana: ecco la ricetta che vi farà leccare i baffi.
È un piatto tradizionale della regione della Carnia, preparato con il formaggio Montasio. Ne esistono due versioni: il frico friabile, spuntino croccante a base di formaggio fritto in olio d’oliva e il frico morbido, preparato con formaggio, patate e cipolle in una frittella, sia al forno che fritta.
Il frico è un esempio di cucina povera ma deliziosa. Fu inventato nel XV secolo, utilizzando gli strissulis, ossia gli scarti della produzione del formaggio. Estistono diverse versioni di questa ricetta che può essere personalizzata ed arricchita con diversi ingredienti, come pomodori, funghi e pancetta.
Il sapore di questo piatto cambia sensibilmente anche a seconda della stagionatura del formaggio utilizzato nella preparazione: il frico fatto con fresco e mezzano non è intenso, infatti, come quello preparato con stagionato o stravecchio, per fare un esempio pratico.
Il piatto va servito ancora caldo, quando il formaggio è filante e fuso. Si può, inoltre, abbinare come contorno a zuppe e stufati, oppure mangiato a fette, abbinato a polenta e a un bicchiere di vino rosso.
Pare che la parola “Frico” abbia una derivazione francese, dal termine “fricot“, che, oltralpe, indicava un piatto composto da ortaggi cotti.
Dando uno sguardo anche ad altre regioni d’Italia, nello specifico, la Romagna, possiamo notare che qui si prepara il Friccò, una pietanza a base di verdure miste, tagliate a pezzi e saltate in padella.
A questa pietanza della cucina friulana potete abbinare un buon vino rosso, caratterizzato da un certo grado di acidità, che va nei fatti a stemperare la componente grassa di questo succulento piatto.
In tal senso, vi consigliamo un Refosco dal penducolo rosso che si bilancia bene con i sapori presenti all’interno di questa ricetta basica, ma – al contempo – saporita. In alternativa, potete scegliere anche un vino bianco, se vi aggrada di più.