Non c’è nulla che esprime meglio l’essenza della città di Napoli più di Spaccanapoli. Con questo nome si indica il Decumano Inferiore, la strada che taglia nettamente in due la città.
Osservando il centro storico dall’alto da una posizione privilegiata quale può essere il Belvedere di San Martino, ben si comprende perché Spaccanapoli si chiama così perché è una via che spacca la città di Napoli in due. Scopriamo insieme cosa vedere a Spaccanapoli e perché vale la pena visitare questa strada almeno una volta nella vita.
Non potete dire di aver visitato Napoli se non siete stati a Spaccanapoli. Questa strada è il cuore pulsante e vivo della città e corrisponde alla sua anima più autentica.
Situata nel centro storico, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, Spaccanapoli è un appellativo usato dal popolo napoletano per indicare non una via con precisione bensì l’intero decumano inferiore, secondo l’antica pianta tracciata dai Romani sul modello greco. Dunque non cercate indicazioni perché nessuna strada si chiama Spaccanapoli, bensì è un susseguirsi di vie una dietro l’altra che vanno dai Quartieri Spagnoli a Forcella.
Vedere Spaccanapoli significa fare un percorso a piedi tra odori, sapori, antichi palazzi nobiliari, chiese barocche, botteghe artigiane, ma anche un gran numero di abusivi che tentano di vivere alla giornata.
A Spaccanapoli c’è un mondo che vi aspetta. Questa parte della città è considerata un vero e proprio museo a cielo aperto e poiché le attrazioni da vedere sono davvero tante vi consigliamo di farvi un itinerario di viaggio preciso e dettagliato.
La prima imperdibile tappa è Piazza del Gesù dove si trovano l’Obelisco e la Chiesa del Gesù Nuovo. L’ingresso nella chiesa è gratuito.
Proseguendo a piedi la seconda attrazione da visitare è il celebre Monastero di Santa Chiara. Imperdibili gli scatti altamente instagrammabili nello chiostro maiolicato del monastero. L’ingresso è a pagamento (6 euro).
La terza tappa del nostro viaggio a Spaccanapoli non può che essere Piazza San Domenico Maggiore, un’altra celebre piazza della città che pullula di arte, artisti di strada, bar, ristoranti e studenti universitari.
Si prosegue fino alla cosiddetta Via dei Pastori, ovvero San Gregorio Armeno, la strada dedicata ai maestri dell’arte presepiale risalente al Settecento. Anche se l’atmosfera natalizia rende questa via ancora più bella, consigliamo per evitare di restare bloccati nella folla umana di evitare il periodo di dicembre.
Non solo Pompei, anche a Napoli c’è un luogo dove è possibile fare un viaggio a ritroso nel tempo fino all’epoca romana. Stiamo parlando della cosiddetta Napoli sotterranea, situata sotto la Basilica di San Lorenzo Maggiore nel centro storico di Napoli. Con un biglietto unico è possibile visitare il museo, il chiostro, la basilica, gli scavi e anche la torre campanaria (quella dove Masaniello incitò la folla alla rivolta contro i baroni napoletani).