Il cibo, se consumato in maniera sana ed equilibrata, variando ogni giorno gli alimenti da mangiare, è un toccasana per il nostro corpo, perché ci fornisce le energie necessarie per svolgere le attività quotidiane. Anziché consumare cibi grassi e dolciumi, dovremmo mangiare più pesce, frutta, verdure e legumi. Tra questi ultimi, ci sono le taccole. Le conoscete? Le avete mai acquistate e mangiate? Vediamo insieme quali benefici apportano e come cucinarle.
Originarie del vicino Oriente e del Mediterraneo, sono dei legumi che fanno parte della specie delle Leguminoasae. Ce ne sono di due tipi: Pisum ativum var macrocarpon, con il baccello di forma tonda e i semi grandi all’interno e Pisum sativum var saccaharatum, costituiti da semi piccolini e con il baccello piatto. Per quanto riguarda le dimensioni, la lunghezza è più o meno di 10 centimetri. Vanno mangiate cotte e per intero. Non si butta via nulla. Il baccello, poiché non ha la membrana di fibra tipica dei legumi – chiamata pergamena – può essere tranquillamente consumato.
Questi tipo di legumi, da consumare nei mesi primaverili e più o meno fino a luglio, è ricco di fibre, sia solubili che insolubili, di potassio, fosforo e ferro. Inoltre, le taccole contengono vitamine A, B, C ed E. Per quanto riguarda le calorie, circa 100 grammi di prodotto apportano solo 18 calorie, quindi sono perfette per chi è a dieta o sta seguendo un regime alimentare corretto, per i bambini e anche per gli anziani.
Abbiamo visto che le taccole apportano notevoli benefici al nostro corpo ma molti, intenzionati a comprarle, si chiedono se abbiano delle controindicazioni. La risposta è negativa: no, le taccole non hanno controindicazioni. Potrebbero fermentare a livello intestinale ma ciò accade con tutti i tipi di legumi, quindi non bisogna preoccuparsi ma semplicemente stare attenti alla quantità che si ingerisce e alla cottura. Si sa che, in materia culinaria, strafare con gli alimenti non va mai bene. Bisogna piuttosto prediligere le quantità giuste.
Ovviamente ci possono essere persone intolleranti ai legumi, per cui in tal caso le taccole non devono essere consumate.
Quando vi recate al supermercato per comprare le taccole, fate attenzione che siano del tutto intere ed e integre e che non presentino parti gialle. Quando le pulite, mettetele sotto l’acqua corrente per effettuare un accurato lavaggio e, poi, togliete le due estremità. Portate naturalmente l’acqua a bollore prima di immergere le taccole all’interno della pentola.
Le taccole sono parte integrante della cucina orientale. Tuttavia, anche in Italia, ci sono diverse ricette per poterle cucinare e gustare. È bene sapere che è importante non sbagliare la cottura: non devono essere né troppo cotte, né troppo crude. Si possono cuocere sia al vapore, sia lessandole per non più di un quarto d’ora e poi potete saltarle in una padella.
Una delle ricette più gustose è costituita dalle taccole al pomodoro, da consumare come contorno. Oppure potete preparare una bella insalata mista e abbinarle a tacchino e radicchio.
O ancora, potete utilizzarle come condimento per la pasta, scegliendo il vostro formato di pasta preferito e aggiungendo del tonno e dei pomodori freschi. Si abbinano benissimo anche alle patate, quindi perché non preparare un gustoso piatto di orecchiette, taccole e patate?
Insomma, potete variare e magari sperimentare anche nuove ricette e nuovi abbinamenti.