Sempre più spesso sui social si sente parlare di Mocktail. La parola ricorda molto i cocktail, tanto amati da persone di tutto il mondo, e diffusi in sempre più formati e preparazioni. Parliamo di preparazioni differenti o no? Scopriamolo.
Il trend dei Mocktail, ormai diffuso ovunque è partito dagli USA, dove sperimentando con la mixology si è dato vita a questa nuova moda. Per capire di cosa stiamo parlando analizziamo la parola stessa. Come abbiamo detto, ci ricorda la parola cocktail, ma inizia con “mock” che in inglese significa “deridere”, “simulare”, “falso”. Ecco che riusciamo a capire meglio di cosa stiamo parlando, di “finti cocktail”, è quasi come se ci si riferisse a questi drink ritenendoli caricature dell’originale. In realtà i mocktail altro non sono che cocktail analcolici.
La parte alcolica comunque non dev’essere semplicemente eliminata, ma va sostituita. Ecco che entra in gioco la capacità dei bartender che devono riuscire a trovare il mix perfetto di ingredienti. Spesso bevande gassate come: acqua frizzante, limonata, ginger-ale e soda diventano la base perfetta che viene poi mixata con frutta, verdura e spezie.
Le caratteristiche di questo drink lo rendono ideale per tutti, anche per i bambini. Come abbiamo accennato i mocktail vengono ottenuti miscelando frutta, verdura e spezie, subito ci vengono in mente gli estratti. Gli estratti prendono tutte le sostanze nutritive di frutta e verdura e li riducono a succo. Questa diventa la base perfetta per drink analcolici. Miscelare la quantità giusta di tutti gli ingredienti però non è facile, bisogna essere molto abili.
Mocktail però non è sinonimo di salutare come si può pensare, o per lo meno non sempre. Molti di questi drink sono ricchi di zuccheri aggiunti o bevande zuccherate, quindi attenzione a non eccedere!
Molti cocktail sono stati ideati in versioni analcoliche, il mio preferito in assoluto è il Mojto analcolico, nel quale il rum è sostituito con acqua tonica o acqua gassata e limonata. Altro mocktail molto fresco è la Piña Colada analcolica nella quale il rum viene sostituito con una maggiore quantità di succo d’ananas e latte di cocco. Possiamo continuare così ancora per tantissimi altri cocktail, dal Bellini al Bloody Mary, tutti riproposti in versioni analcoliche.
Se parliamo però, del drink analcolico più famoso di tutti i tempi sicuramente tutti conosceranno lo Shirly Tample. Questo mocktail venne inventato negli anni 30, nelle Hawaii in onore dell’omonima attrice, allora bambina. Non è difficile capire perché il drink non avesse alcool al suo interno. Il drink è ottenuto mixando una parte di sciroppo di granatina e 2 di ginger-ale (bevanda a base di zenzero).
Basta sostituire il ginger-ale con la coca e si ottiene un altro drink molto famoso il Roy Roger, creato in onore dell’omonimo attore che non amava bere alcolici.
Qualunque sia il vostro mocktail preferito gustatelo sempre in compagnia. Associatelo a snack salati, che aiuteranno ad esaltarne la dolcezza. Oppure accompagnate i vostri drink analcolici con cibi piccanti o speziati, per pulire il palato e apprezzare maggiormente il loro sapore.