La sicurezza alimentare in cucina è estremamente importante, sia nel caso di una cucina di un ristorante che di quella di casa. Consumare cibi sicuri è fondamentale per non incorrere in una serie di problemi di salute e/o alimentari.
Vediamo meglio cosa si intende e cosa sapere sulla sicurezza alimentare
Cosa si intende per sicurezza alimentare
Quando si parla di sicurezza alimentare si intende la garanzia che un alimento non sia pericoloso per la salute nel processo che va dalla preparazione al consumo finale. Ovvero si parla della qualità igienico–sanitaria del cibo. Quando viene meno l’igiene alimentare è probabile che i rischi per la salute, al momento del consumo dell’alimento, aumentino nei confronti del consumatore finale.
Per questo motivo sono state definite delle misure atte a garantire idoneità e sicurezza degli alimenti in ogni fase della catena alimentare.
Se ora ti stai chiedendo come è possibile stabilire la sicurezza alimentare degli alimenti che vuoi portare in tavola e consumare, la risposta è semplice la consulenza alimentare di un professionista del settore. Questa servirà a formarti in modo tale da conoscere in maniera approfondita l’igiene alimentare.
Scopriamo ora le regole base della sicurezza alimentare per una cucina casalinga e cosa deve invece fare il proprietario di un ristorante o altro servizio aperto al pubblico che offra cibo da consumare in loco o ad asporto.
Sicurezza in cucina: la ristorazione al pubblico
In merito alla sicurezza e igiene alimentare per i servizi di ristorazione al pubblico, in Italia vige la direttiva europea chiamata HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point). Per conseguire le competenze che permettono di ricevere l’attestato HACCP è necessario seguire un corso che spiega la catena alimentare e come evitare contaminazioni fra alimenti, come non perdere la catena del freddo, conservazione dei prodotti sia cotti che crudi, corretta igiene degli utensili della cucina, corretta igiene personale, abbigliamento adeguato e così via. L’attestato ha una scadenza e va rinnovato se si lavora ancora nel settore alimentare quando scade.
L’ azienda deve tenere un manuale di autocontrollo, che permette a tutti i dipendenti di monitorare se le regole sulla sicurezza alimentare sono seguite in modo corretto e segnalare se vi sono mancanze e/o errori.
Questa formazione ai più potrebbe sembrare superflua, ma vi possiamo assicurare che non lo è, negli ultimi anni le attività di ristorazione sono sempre più soggette a controlli e le intossicazioni alimentari dovute a cibo non sicuro sono più di quelle che pensate. La stessa Organizzazione mondiale della sanità, secondo le sue stime, ha dichiarato che ogni anno vi sono ben 600milioni di persone che si ammalano a causa del consumo di cibi contaminati ( batteri, virus, parassiti, sostanze chimiche…)
Inoltre i rischi per il ristoratore che non si attiene alle regole e non conosce i protocolli sono molto alti e si tramutano in sanzioni da parte degli organi competenti e se un cliente invece dovesse stare male per mancanza di sicurezza e igiene alimentare si rischia anche una denuncia.
Vediamo ora la sicurezza alimentare nella cucina di casa propria.
8 consigli per la sicurezza alimentare a casa
Questi sono semplici consigli da seguire per l’igiene alimentare nella cucina di casa propria, facili da seguire ma che potrebbero garantirvi di proteggere la vostra salute.
1. Pulizia
Quando si parla di pulizia si parla di igiene e in una cucina è fondamentale. Quindi lavare sempre le mani prima di entrare in contatto con un alimento e lavarle tra un alimento e l’altro. Non dimenticare di tenere sempre pulite e igienizzate le superfici della cucina dove poggerai gli i cibi.
Infine pulire sempre le ante di mobili della cucina e del frigorifero.
2. Strofinacci, spugne …
L’uso degli strofinacci spesso è identico sia per le mani che per le stoviglie, invece andrebbero utilizzati strofinacci diversi. Lo stesso vale per le spugne, quella che usi per i piani di lavoro, non deve essere la stessa delle stoviglie.
In merito alla pattumiera invece deve essere lontana dai generi alimentari e con apertura a pedale, di modo da non entrare in contatto con il coperchio durante la preparazione dei cibi. Mai tenerla in alto!
3. Cibi sempre separati cotti o crudi che siano
Spesso nella cucina di casa si tende a utilizzare lo stesso contenitore per conservare i cibi cotti, ma questa pratica non è corretta per la sicurezza alimentare. Inoltre vanno sempre conservati in contenitori chiusi anche nel frigorifero.
L’uso dei piani di lavoro come i taglieri, deve essere diverso se tagli la carne e poi le verdure, o nel caso lavati prima di tagliarvi alimenti diversi. Lo stesso vale per i coltelli.
4. Cottura dei cibi corretta
I cibi come carne, in particolare il pollo, il pesce e le uova devono essere consumati sempre bene cotti. Utile l’uso di un termometro per controllare la temperatura interna del pollame, in alternativa controllare che non sia rosa all’interno. Sughi, ragù, zuppe vanno portati sempre a ebollizione e cotti quanto possibile prima di consumarli.
Quando invece si riscaldano i cibi è opportuno controllarne sempre l’odore prima. Se non vi convince meglio evitarne il consumo. Non consumare cibi che sono mal conservati anche se già cotti, se hanno preso sbalzi di temperatura o li avete dimenticati fuori dal frigorifero per la notte, in particolare durante il periodo estivo. Meglio sempre riscaldare cibi differenti i pentole differenti.
5. Temperatura degli alimenti
Gli alimenti una volta cotti devono essere conservati alla giusta temperatura, questo vuol dire che vanno conservati in frigorifero entro le due ore dalla cottura. I cibi in frigorifero vanno consumati entro 48 h, se non sei sicuro di poterli consumare, congelali.
Il consumo di alimenti congelati prevede che vengano passati dal freezer al frigorifero e consumati una volta scongelati. Non passare gli alimenti dal congelatore alla temperatura ambiente direttamente.
6. Lavare i cibi
Gli alimenti non vanno lavati tutti lo sapevi? Questo vale ad esempio per la carne e il pesce, il lavaggio di questi cibi potrebbe diffondere i batteri presenti e facilitarne la diffusione sull’alimento stesso e sulle superfici di lavoro della cucina e poi entrare in contatto col nostro organismo causando intossicazione alimentare vari problemi per la salute.
7. Materie prime sicure
Se non ha la sicurezza della provenienza dei cibi non comprarli o non consumarli se te li hanno regalati. In particolare se sei in stato di gravidanza e sei hai bambini in casa.
8. Animali domestici
Se hai animali domestici non vanno tenuti in cucina durante la preparazione dei cibi, meglio che imparino a non entrare in contatto con le superfici di lavoro della preparazione dei cibi destinati al consumo umano. Lo stesso vale anche al contrario, vi sono alimenti dannosi per i nostri amici pelosi, come il latte vaccino per i gatti o la cioccolata per i cani.