Le ciliegie, sono dei frutti amati e ambiti quando l’estate fa capolino, si presentano sempre in coppia, rotonde, piccole e dal colore rosso vivace. Ma 100 grammi di ciliegie al giorno cosa fanno al nostro corpo?
E anche se ogni anno il loro prezzo ci sembra sempre aumentare, a volte talmente alto da scoraggiare gli acquirenti dal comprarle, la tentazione di finirle tutte in una volta è forte.
Ciliegie: un frutto delizioso e salutare
Le ciliegie sono dei piccoli frutti rotondi o a cuore, di colore rosso o giallo, che crescono sugli alberi chiamati ciliegi. Questi alberi appartengono alla famiglia delle Rosacee e sono originari dell’Europa orientale e dell’Asia Minore. In primavera si coprono di fiori bianchi o rosa, che poi lasciano il posto ai frutti.
Le ciliegie sono molto apprezzate per il loro sapore dolce o acidulo, a seconda della varietà. Esistono infatti due categorie principali di ciliegie: le ciliegie dolci, che si consumano fresche o si usano per preparare dolci, marmellate e liquori, e le ciliegie acide, che si chiamano anche amarene, visciole o marasche, e che si usano per fare sciroppi, confetture e conserve.
Si tratta di frutti anche molto salutari, perché contengono molta acqua, zuccheri, vitamina C, potassio e antocianine. Queste ultime sono dei pigmenti vegetali che danno il colore rosso ai frutti e che hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Le antocianine aiutano a contrastare i radicali liberi, che sono molecole dannose per le cellule e i tessuti, e a prevenire malattie come il cancro, le malattie cardiovascolari e l’invecchiamento precoce. Inoltre, le antocianine inibiscono l’attività di alcuni enzimi coinvolti nei processi infiammatori e nel dolore, come la cicloossigenasi. Per questo motivo, le ciliegie possono essere utili in caso di artrite, gotta, fibromialgia o traumi sportivi.
Le ciliegie sono ricche di fibre e aiutano a prevenire la stitichezza. A seconda del tipo, le ciliegie hanno da 1,5 a 3 grammi di fibre per porzione, di due tipi: solubili e insolubili. La fibra solubile fa digerire il cibo più lentamente e regola la glicemia. La fibra insolubile invece rende le feci più voluminose e facilita il movimento intestinale.
Le ciliegie sono anche fonti di melatonina, un ormone che regola il ritmo sonno-veglia e che ha un effetto calmante sul sistema nervoso. La melatonina può aiutare a combattere l’insonnia, il mal di testa e lo stress. Le ciliegie contengono anche beta-carotene, luteina e zeaxantina, che sono dei carotenoidi che proteggono la vista e la pelle dai danni causati dal sole.
Varietà del frutto
Le ciliegie sono dei frutti che si distinguono in diverse tipologie, a seconda della forma, del colore, del sapore e della consistenza. Alcune delle tipologie di ciliegie più diffuse sono:
- Ciliegia ferrovia: è una varietà diffusa e apprezzata per le sue dimensioni importanti, il suo colore scuro, la sua polpa soda e il suo sapore piuttosto dolce;
- Durone di Vignola: è una delle varietà più famose e consumate per il suo sapore molto dolce, il suo colore scuro e le sue dimensioni elevate;
- Ciliegia di Marostica: è una varietà a indicazione geografica tipica della provincia di Vicenza. Ha una forma rotonda e soda, un colore rosso fuoco e un sapore molto dolce;
- Ciliegia dell’Etna: è una varietà a denominazione di origine protetta che cresce sulle pendici del vulcano siciliano. Ha una forma ovale e allungata, un colore rosso intenso e un sapore dolce e aromatico;
- Graffione bianco: è una varietà piemontese che si caratterizza per il suo colore giallo chiaro, la sua polpa croccante e il suo sapore delicato;
- Ciliegie acide: sono le ciliegie che si chiamano anche amarene, visciole o marasche. Hanno una polpa soda e un sapore aspro. Si usano per fare sciroppi, confetture e conserve.
100 grammi di ciliegie al giorno
Questi frutti di stagione, si trovano sui banchi del mercato da maggio a luglio. Per scegliere le ciliegie più buone, bisogna preferire quelle con il gambo attaccato, che sono più fresche e succose, e quelle con la buccia liscia e brillante, che sono più mature e dolci.
100 grammi di ciliegie al giorno corrispondono a circa 15 ciliegie, con la propensione ad essere mangiate con nulla si arriva ad andare ben oltre questa quantità. In definitiva cosa potrebbe accadere al corpo se si mangiano più di 100 grammi di ciliegie al giorno?
Questi frutti deliziosi e salutari, possono avere anche delle controindicazioni se mangiate in quantità eccessive. Alcune delle possibili conseguenze negative di un consumo smodato di ciliegie sono diarrea, gonfiore e meteorismo.
Poiché le ciliegie contengono molte fibre, che favoriscono il transito intestinale e la regolarità, se assunte in dosi elevate, possono causare irritazione e disturbi digestivi, soprattutto nei soggetti che soffrono di sindrome dell’intestino irritabile.
Inoltre le ciliegie sono ricche di potassio, un minerale che aiuta a regolare la pressione arteriosa e la contrazione muscolare. Tuttavia, se i reni non funzionano bene, il potassio può accumularsi nel sangue e causare aritmie cardiache o altri problemi. Per questo motivo, le ciliegie sono sconsigliate a chi soffre di insufficienza renale grave.
La quantità massima consigliata per il consumo giornaliero è di circa 100/150 grammi, il che equivale a non superare mai le 7 ciliegie, considerando anche le loro dimensioni. Poiché non possiamo sempre avere una bilancia a portata di mano, è importante tenere presente questo limite. Tuttavia, se il nostro sistema intestinale funziona normalmente e non si verificano episodi particolari, potremmo concederci fino a una decina di ciliegie, ma senza eccedere e mantenendoci entro le 2 porzioni al giorno.
È bene anche evitare di combinare le ciliegie con altri alimenti che non tolleriamo bene, poiché se siamo sensibili a questo frutto, potremmo essere sensibili anche ad altri frutti che contengono sostanze simili. Tra questi frutti rientrano l’anguria, le more, le nettarine, le mele, le pere e l’avocado. Pertanto, è importante fare attenzione e valutare la propria sensibilità individuale verso questi alimenti.
Le ciliegie vanno conservate in frigorifero, in un sacchetto di carta o in un contenitore forato, per evitare che si ammuffiscano. Si possono anche congelare, dopo averle lavate e asciugate bene, per poterle gustare anche fuori stagione.