Siete curiosi di sapere cosa mangiare il grande Michelangelo Buonarroti? Il genio del Rinascimento, l’artista più famoso di tutti i tempi, ci ha lasciato come “ricordo” un interessante lista della spesa che, oltre ad essere accurata, è anche illustrata. Potremmo benissimo definire la sua lista della spesa un piccolo capolavoro (non a caso è diventata reperto in esposizione in un museo italiano). Scopriamo insieme cosa mangiava Michelangelo e che informazioni significative ricaviamo dalla sua lista della spesa.
La lista della spesa di Michelangelo Buonarroti
Un piccolo pezzo di carta con sù scritto in maniera chiara, leggibile ed ordinata tutte le cose della spesa da comprare. C’è il nome di ogni prodotto ed affianco la relativa quantità. Non solo. Compare anche il disegno dell’alimento. Ciò suscita particolare interesse sia negli storici che nei comuni osservatori.
Perché il grande genio del Rinascimento italiano disegna una lista della spesa? Per sfoggio di creatività, per abitudine o per qualche altro motivo particolare? Dopo attenti studi gli storici ritengono che la motivazione non sia legata al fatto che Michelangelo fosse un artista amante di schizzi e bozzetti. Michelangelo scrive la lista della spesa e disegna i vari alimenti con tanto di ombreggiatura per dare la tridimensionalità ai disegni semplicemente per aiutare il suo servitore analfabeta.
Questo documento è molto interessante perché ci consente di scoprire la vita quotidiana dell’artista autore di grandi capolavori della storia dell’arte. Siete curiosi di sapere cosa c’è scritto nella lista della spesa e dove si trova oggi questo foglietto vecchio di 500 anni?
La vita quotidiana del genio rinascimentale
Il biglietto oggi è conservato nel Museo Casa Buonarroti di Firenze. La lista della spesa è datata 18 marzo 1518 ed stata scritta dall’artista sul retro di una lettera. Dagli alimenti scritti, si nota come Michelangelo fosse un attento osservatore della Quaresima. Infatti non compare carne in questa lista della spesa. Secondo gli storici, il giorno di Pasqua quell’anno fu il 4 aprile 1518. Nella lista si leggono:
- sei pagnotte;
- una caraffa di vino;
- tortelli;
- una aringa;
- un’insalata;
- un piatto di spinaci;
- due minestre di finocchio;
- un boccale di vino corposo;
- quattro alici.
A noi oggi può sembrare una lista della spesa modesta, ma in realtà dalla tipologia di alimenti e dalla quantità, si evince che Buonarroti aveva un tenore di vita molto alto ed era quindi una persona molto ricca per la sua epoca. Del resto aveva committenti importanti. Il suo committente a Firenze era Papa Leone X, il figlio di Lorenzo il Magnifico.
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che non fosse da solo a casa sua in quel periodo o forse probabilmente amava solo mangiare tanto ed era una persona corpulenta.