Avete programmato un viaggio in Turchia e vi state chiedendo cosa mangiare in Cappadocia e quali sono i piatti tipici della regione? Allora siete nel posto giusto: questo è l’articolo perfetto per voi. Oggi vi porteremo alla scoperta della deliziosa cucina turca e anche dello street food di questo paese. Pronti? Si parte in questo tour enogastronomico!
Per un pasto fugace, uno spuntino veloce in una giornata ricca di posti da visitare cosa si può mangiare in Cappadocia? Sicuramente il gozleme o la pide o il lahmacun. Partiamo dal primo nominato, ovvero il gozleme (che si pronuncia gòsleme). Si tratta di una specie di piadina di forma rotonda e molto sottile, preparata in origine dalle donne del villaggio sedute su cuscini ampi e cotta su una piastra bollente. Molto interessante assistere alla preparazione di questo piatto tipico che può essere farcito con il ripieno che si preferisce. Un consiglio? Provate l’abbinamento patate, spinaci e formaggio. Davvero delizioso!
La pide invece è una sorta di pizza dalla forma ovale o allungata e tagliata in rettangoli. Solitamente è condita con carne macinata varia (agnello, montone o manzo) con cipolle e spezie. In questo caso prende il nome di kiymali pide. In alternativa può essere farcita con formaggio solo (peynirli pide) oppure una variante vegetariana con funghi, melanzane e peperoni. La pide è davvero appetitosa e solitamente i turchi la mangiano mentre bevono l’ayran, una bevanda fatta con sale, yogurt e acqua.
Infine come street food turco consigliamo l’lahmacun, una variante della pide farcita con carne macinata, ma cambia la forma della pasta e il disco piadina è molto più sottile.
Se desiderate mangiare un panino con il kebab, dovete chiedere al ristorante un doner kebap. Questo è il termine giusto per mangiare quello che comunemente siete abituati a gustare, anche in Italia. Se invece chiedete il kebab, non sbagliate la pronuncia bensì chiedete un altro piatto, la carne arrosto, dove per kebab si intende la tipologia di cottura della carne.
Passiamo alle bevande turche. Il caffè in Cappadocia è un rito, una tradizione e vale la pena assaggiarlo. Ma dimenticate il caffè espresso napoletano a cui siete abituati. Il caffè turco è granuloso e molto forte. Si prepara versando l’acqua nel cevze di forma allungata e poi vengono aggiunti due cucchiaini di caffè macinato per ogni commensale presente. Dovete poi voi specificare se lo volete amaro (sade) oppure zuccherato poco (az sekerli) oppure molto zuccherato (sekerli).
Un’altra abitudine dei turchi è rovesciare la tazzina di caffè e leggere i fondi del caffè per predire il futuro (caffeomazia).
Oltre al tè, i turchi bevono l’acquavite fatta con mais (raki) o anche fatta con patate aromatizzate con menta e anice. Si tratta della bevanda nazionale della Turchia, ma nell’ultimo decennio ha subito una tassazione del 700% per limitare il consumo di alcol. Il raki è incolore, ma mischiato all’acqua diventa biancastro. Viene anche chiamato latte di leone.