Per chi soffre di intolleranze o semplicemente sceglie un’alimentazione vegana o cerca una cucina più salutare e sana, nasce il burro vegano. Ma cos’è e come possiamo prepararlo in casa? Scopriamolo.
Il burro vegano
Nella cucina classica spesso utilizziamo il burro tradizionale che viene ottenuto dalla panna ed è possibile anche prepararlo in casa. Per chi soffre di intolleranze però l’utilizzo d’esso è praticamente proibito, in virtù di ciò in commercio esistono varianti tipo la margarina, ma c’è un’altra problematica che spesso incombe. La margarina come il burro, sono spesso ricchi di grassi saturi che non fanno affatto bene al nostro organismo. Certo il nostro corpo ha bisogno di grassi, ma di quelli buoni ecco perché è bene cercare di capire dove ricercarli.
I grassi insaturi (grassi buoni) sono contenuti spesso in alcuni frutti e soprattutto nella nella frutta secca e grazie ad essi è possibile ottenere da questi ingredienti naturali delle tipologie di burro vegano. Il burro vegano a seconda del modo in cui è stato utilizzato, può essere utilizzato per ricette differenti, siano esse dolci o salate. Esso è reperibile in supermercato, soprattutto quello a base di soia, ma come ogni prodotto industrializzato, contiene conservanti. Quindi perché non optare per la preparazione casalinga? Avremo bisogno solo di pochi ingredienti e il risultato è decisamente migliore di quello comprato. Vediamo quindi come poter realizzare 4 tipologie differenti di burro vegetale.
Burro vegano fatto in casa
Senza troppi indugi andiamo a scoprire le ricette per la realizzazione del burro vegano utilizzando 5 tipologie di ingredienti principali differenti: frutta secca, avocado, soia, olio d’oliva e olio e semi di girasole.
- Burro di frutta secca: questo tipo di burro si può realizzare con qualsiasi frutto secco sia essa mandorla, pistacchio, arachidi, anacardi eccetera. In ogni caso è fondamentale che la frutta non sia ne salata ne tostata ma al naturale. Si procede quindi scaldandola leggermente in padella, ma non tostandola. Quindi si passa in frullatore dove l’azioneremo a più riprese (è bene spegnere e riazionare il frullatore più volte per evitare un surriscaldamento della frutta e dell’elettrodomestico). In un primo momento noteremo un composto granuloso, non temiamo è solo l’inizio. Man mano che continueremo a frullare, la frutta secca rilascerà il proprio olio (grassi buoni) divenendo come una crema spalmabile. A questo punto poniamola in un barattolo e conserviamola in frigo per 1 settimana massimo;
- Burro di semi di girasole: il procedimento è identico a quello precedente, unica cosa quando frulliamo aggiungiamo qualche cucchiaio di olio di girasole per donare la consistenza cremosa;
- Burro di soia: in questo caso avremo bisogno di olio extravergine di oliva e latte di soia non zuccherato. Per quanto riguarda le quantità utilizzeremo 2 parti di olio e 1 di latte (100 gr e 50 gr), in più aggiungeremo un po’ di sale e succo di limone. Versiamo tutti gli ingredienti in un frullatore o in una ciotola (utilizzando un frullatore ad immersione) e frulliamo fino a ad ottenere una crema: Conserviamo in frigo e consumiamo entro 4 giorni;
- Burro di avocado: abbiamo bisogno di 1 avocado, 60 gr di olio evo, un po’ di sale e pepe e succo di un limone. Si frulla tutto insieme fino ad ottenere una crema. Si conserva in un barattolo ermetico in frigo. Bisogna consumarlo entro una settimana.
Provate anche voi a realizzare il vostro burro vegano fatto in casa e cercate di alternarlo o sostituirlo a quello tradizionale per un’alimentazione più sana.