Sapete cosa contengono i Cordon Bleu al loro interno? Piatto famoso e facilissimo da cucinare, è davvero molto apprezzato.
Quante volte hai acquistato dei Cordon bleu già pronti al supermercato per fare una cena veloce? Questo piatto ricco e sostanzioso piace davvero a tanti e va a ruba perché lo si può trovare già preparato al negozio e portarlo a casa per cucinarlo in pochi minuti.
È anche facile da preparare in casa per chi ha tempo di farlo, visto che occorrono pochi ingredienti per realizzare degli ottimi Cordon Bleu. Ed è qui che sta la differenza, perché in quelli già confezionati al supermercato è stato scoperto un dettaglio, scopriamo quale!
Cenni di storia sul cordon bleu
Piatto della gastronomia internazionale gusto e molto apprezzato in tutto il mondo, il cordon bleu è una cotoletta di carne di pollo o di tacchino farcita con formaggio e prosciutto, impanata e cotta in forno oppure fritta in padella.
Originario della Svizzera, dove venne inventato per la prima volta intorno agli anni ’40, venne prodotto nella versione classica con carne di vitello farcita di formaggio. Poi sono state create altre versioni con la carne di pollo o di tacchino, che si sono diffuse in tutto il mondo.
Nel frattempo al formaggio è stato aggiunto il prosciutto cotto, ma altre versioni contengono verdure come i carciofi, le melanzane, i funghi e molto altro.
Il piatto è così gustoso che è davvero diffuso ovunque e piace a grandi e piccini. Inoltre, è veloce da preparare, soprattutto se si acquista quello già confezionato reperibile al supermercato. Con questo piatto si può preparare una cena in pochi minuti e assecondate anche i palati più esigenti.
Ma come già detto, proprio nei cordon bleu confezionati è stato scoperto un particolare curioso, che devi conoscere per sapere come scegliere. Vediamo di cosa si tratta!
Cosa c’è nei Cordon bleu confezionati
Dopo aver illustrato le origini del Cordon Bleu e aver compreso perfettamente come è fatto, è il momento di capire cosa è stato scoperto su questo piatto reperibile al supermercato già pronto per essere cucinato.
A scoprire il contenuto è stato il blogger di Papille vagabonde, Günther, che ha messo sotto esame è marchi di cordon bleu differenti. Tutte le marche di cordon bleu analizzate dal blogger contenevano una percentuale minore di carne rispetto a quelli preparati in casa.
Proprio così, le percentuali di carne riscontrate nei prodotti erano molto ridotte rispetto a quelli fatti in casa. Mentre in quelli acquistati al negozio la percentuale di carne di tacchino o di pollo era compresa fra il 36% e il 46%, in quelli fatti in casa le percentuali spaziavano dal 60% al 70%.
Inoltre, la maggior parte delle aziende non usa le parti nobili della carne e questa spesso viene divisa in modo meccanico. La procedura consente di usare quanta più carne possibile senza tenere conto della qualità migliore.
Uno sguardo all’etichetta in fase di acquisto
Al momento di acquistare i Cordon bleu è consigliabile controllare cosa c’è scritto sull’etichetta. Quello che salta per prima all’occhio è la percentuale di carne presente, infatti spesso non raggiungere nemmeno la metà di quella impiegata.
Un altro dato da tenere in conto è il fatto che non vengono specificate quali parti di carne sono state usate, ma semplicemente vengono riportate diciture come carne di pollo o tacchino. Il che vuol dire che le carni usate per la preparazione sono state separate in modo meccanico.
La dicitura che indica le carni è la sigla CSM, in riferimento ad un composto prodotto con scarti di animali, quindi sicuramente non un prodotto che indica qualità.
Come rilevato dal blogger, alcuni marchi producono questo piatto noto a livello internazionale non come dovrebbero in quanto usano carne di bassa qualità.