Hai mai provato un pidone messinese? Basta un morso per essere catapultati tra i profumi di una rosticceria siciliana, dove l’aria sa di fritto buono e il formaggio filante ti fa venire voglia di non smettere mai di mangiare. Ma cosa rende questo calzone fritto così speciale? Non è solo la sua croccantezza, né il suo ripieno saporito: è il racconto di una tradizione che parla di famiglia, convivialità e semplicità. Prepararlo in casa non è solo un’esperienza culinaria, è un piccolo viaggio in Sicilia.
Gli ingredienti della tradizione
Prima di mettere le mani in pasta, partiamo dagli ingredienti. Nulla di troppo complicato, ed è proprio questa la magia del pidone messinese: pochi elementi, ma di qualità.
Per l’impasto:
- 500 g di farina 00: scegli una farina di buona qualità, sarà la base del tuo successo.
- 250 ml di acqua tiepida: quella giusta temperatura che aiuta il lievito a fare la sua magia.
- 50 ml di olio extravergine d’oliva: il tocco mediterraneo che non può mancare.
- 10 g di sale e 10 g di zucchero: equilibrio tra sapidità e dolcezza.
- 10 g di lievito di birra fresco (o 3 g se secco): il tuo alleato per un impasto soffice.
Per il ripieno:
- 300 g di scarola o indivia: quel tocco amaro che fa risaltare gli altri sapori.
- 200 g di formaggio filante: scamorza, provola, o persino mozzarella ben sgocciolata.
- 100 g di acciughe sott’olio (se ti piacciono, sono un must!).
- Olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Per friggere:
- Tanto olio di semi di girasole o arachidi: perché sì, il fritto deve essere abbondante per essere perfetto.
Come si preparano i pidoni?
1. Impastare con amore
Partiamo dall’impasto, la vera anima del pidone. Sciogli il lievito nell’acqua tiepida con lo zucchero, un passaggio semplice ma fondamentale: quel pizzico di zucchero è come una coccola per il lievito, che inizierà subito a lavorare. Aggiungi la farina poco alla volta, mescolando prima con una forchetta e poi con le mani. Quando l’impasto prende forma, unisci l’olio e il sale. Lavora tutto su una spianatoia fino a ottenere una palla liscia ed elastica. Metti l’impasto a riposare in una ciotola coperta con un canovaccio umido: due ore in un luogo tiepido, e lo vedrai raddoppiare.
2. Preparare il ripieno
Mentre l’impasto riposa, dedicati al ripieno. La scarola va lavata, asciugata e tagliata a strisce sottili. Taglia il formaggio a cubetti e prepara le acciughe. Il segreto? Non eccedere con gli ingredienti: il pidone è buono perché ogni boccone è un perfetto equilibrio di sapori.
3. Stendere e farcire
Dividi l’impasto in palline di circa 70-80 g e stendile con un mattarello, formando dei cerchi sottili. Metti il ripieno su metà del cerchio: un po’ di scarola, qualche cubetto di formaggio e, se ti piace, una o due acciughe. Richiudi a mezzaluna, sigillando bene i bordi. Usa una forchetta o pizzica l’impasto con le dita: la chiusura deve essere perfetta, altrimenti in cottura rischi che il ripieno esca.
Il momento della frittura
Ecco la parte che tutti aspettano: friggere! Scalda l’olio in una padella profonda, portandolo a circa 170-180°C. Se non hai un termometro, fai una prova con un piccolo pezzo di impasto: se sale subito a galla sfrigolando, l’olio è pronto. Immergi i pidoni uno o due alla volta, girandoli a metà cottura. Bastano 2-3 minuti per lato, giusto il tempo di farli dorare. Scolali su carta assorbente e resisti alla tentazione di mangiarli subito (anche se caldi sono irresistibili!).
Un’alternativa leggera? Cuocili al forno!
Se il fritto non fa per te, i pidoni si possono cuocere anche in forno. Spennella la superficie con un filo d’olio e inforna a 200°C per circa 20 minuti. Non avranno la stessa croccantezza della versione fritta, ma saranno comunque deliziosi.
Un morso di Sicilia
I pidoni messinesi non sono solo cibo, sono un’esperienza. Li immagini già, vero? Il profumo che si sprigiona dalla padella, il formaggio che fila al primo morso, la delicatezza dell’impasto che si sposa perfettamente con il ripieno. Non sono solo un piatto, ma un momento di convivialità. Prepara questi piccoli capolavori per una serata tra amici o per una cena in famiglia: vedrai che diventeranno un rito irrinunciabile.
E ora tocca a te
Hai già pensato a come personalizzarli? Magari con un ripieno diverso, come pomodorini secchi, olive nere o salame? Oppure sei un purista e vuoi rispettare la tradizione? Qualunque sia la tua scelta, l’importante è divertirsi e assaporare ogni passaggio della preparazione. Perché, in fondo, i pidoni messinesi sono questo: un piatto semplice che sa trasformarsi in pura magia.