Tra le spezie che meno conosciamo, ma che più possono divenire affini alla nostra cucina, c’è il coriandolo. Scopriamo insieme il suo aspetto, sapore e uso culinario e vediamo come può rivelarsi un alleato nella nostra cucina.
Il coriandolo
Tra le spezie conosciute oggi, il coriandolo si può sicuramente definire una delle spezie più antiche. Troviamo le sue tracce persino in libri antichi come la Bibbia. Da questo comprendiamo che era molto diffuso ed utilizzato nell‘antico Egitto. Oggi questa spezia divide molti a causa del suo aroma, ma bisogna conoscerla meglio per apprezzarla. Le sue origini sono mediterranee e un po’ come molte piante erbacee aromatiche, anche il coriandolo è una pianta annuale. Possiamo collocare il coriandolo nella famiglia delle Apiaceae, la stessa nella quale ritroviamo finocchio, cumino o prezzemolo, pianta con la quale viene spesso confuso. La pianta adulta non raggiunge dimensioni molto grandi, ma si limita ai 60 centimetri circa. Durante la fioritura si colora con bellissimi fiori dal colorito bianco rosato che si sviluppano ad ombrello.
Le sue proprietà erano ben conosciute sin dall’antichità e per questo gli antichi egizi la utilizzavano così tanto. Tra le proprietà più riconosciute ci sono l’azione antibatterica, tonificante, digestiva, fungicida eccetera. Oggi infatti il coriandolo viene utilizzato in cucina, ma anche in molti preparati fitoterapici. Come abbiamo accennato all’inizio però il sapore di questa spezia divide molti e proprio per questo a volte si evita di utilizzarla. Per qualcuno il suo sapore è riconducibile e quello della muffa o comunque sgradevole. In realtà la colpa è dei geni. Il coriandolo contiene gli aldeidi, questi attivano un recettore olfattivo che per chi ha dei geni particolarmente sensibili a l’aldeide risulta sgradevole. Ma qual è il vero sapore del coriandolo e quali sono i suoi utilizzi? Scopriamolo.
Usi culinari
Per avere una cultura culinaria riguardo il coriandolo, dobbiamo farci aiutare dalla cucina asiatica. Se pur poco utilizzato nella nostra cucina, nei paesi asiatici il coriandolo è molto apprezzato e inserito in moltissime ricette proprio grazie al suo sapore. Ha infatti un sapore fresco, piccante, mentre i suoi “semi” (in realtà frutti) e i suoi fiori hanno un sapore più dolce che ricordano vagamente il limone. Lo troviamo in preparazioni come il Curry e il Gram Masala che sono mix di spezie orientali. In Messico invece lo ritroviamo in molte salse saporite come la salsa roja, la quemada o nel pico de gallo.
Spostandoci invece nella cucina italiana che è quella a cui noi facciamo riferimento, troviamo ben poco la pianta fresca. Non si può dire lo stesso dei “semi“. Questi vengono molto utilizzati in preparazioni dolci, salate, ma anche per la preparazione di liquori come il chartreuse, il gin o il ratafià. Ma veniamo a noi, come possiamo utilizzare le foglie nella nostra cucina? Possiamo inserirlo all’interno di zuppe, piatti a base di verdura, minestre, secondi piatti a base di pesce e carni bianche soprattutto. Dal momento in cui avremo provato e assaggiato questa spezia (sempre che i nostri geni siano d’accordo) potremo sperimentare in cucina, così da trasformare il coriandolo nel nostro ingrediente segreto.