Non c’è supermercato che non adotti sistemi visivi e trucchi psicologici che aiutino nella vendita delle merci presenti negli scaffali.
Questa politica di vendita è valida anche nei discount, dove è noto molti si recano alla ricerca di prezzi più accessibili. Eppure anche qui occorre non abbassare la guardia, se non si vuole tornare a casa con prodotti che non eravamo intenzionati ad acquistare.
Quanto incide la psiche nelle nostre scelte?
Fanno parte della psiche umana il pensiero, le emozioni, l’intuizione e la volontà di cui ognuno di noi è in possesso, e che influisce sulle nostre scelte in diversi modi.
Si pensa di essere liberi nelle scelte che si compiono ogni giorno, ma ahimè non è esattamente così, o perlomeno non sempre.
Infatti a seconda del livello di pensiero in cui siamo, e quanto del nostro cervello senziente è presente a se stesso, nell’atto che stiamo compiendo, siamo liberi nella scelta. Ce ne accorgiamo ogni volta che tornati a casa ci domandiamo: ” ma perché diavolo ho acquistato questo?”.
Molti di noi non si sanno rispondere, altri imputano la decisione alla pressione subita dal venditore, ma il discorso è ben più ampio e continuo. Basta dare un’occhiata al carrello del supermercato, uno de luoghi in cui maggiormente, siamo sottoposti a trucchi psicologici è questo.
Luci, colori musica e suoni, neanche poi tanto di sottofondo, non fanno altro che distrarre la mente del “compratore” che è sollecitato all’acquisto. Quasi fossimo entrati per essere trastullati da musiche a volte assordanti, su cui echeggiano le voci che incitano all’acquisto del prodotto in offerta.
“Oggi è il giorno del prendi tre e paghi due di questo tale prodotto” e a questa voce che invita al risparmio a volte è difficile resistere, anche se non ne abbiamo bisogno l’impulso all’acquisto è forte!
Studi sulla psiche umana
Stando ai risultati di alcuni studi, nell’individuo sono presenti quattro livelli di pensiero che incidono sulle sue scelte: emotivo, mentale, intuitivo e somatico.
Circa il livello emotivo, questo come è facilmente intuibile si basa sulle emozioni che proviamo di fronte a un evento, che possiamo valutare come positivo o negativo.
Ci sono tre modi di decidere le cose. Uno è usare la testa e pensare ai vantaggi e agli svantaggi. Un altro è usare il cuore e seguire quello che ci dice. L’altro è usare il corpo e sentire come ci fa stare una situazione.
Tuttavia questi tre modi di decidere le cose, non sempre vanno d’accordo. Per questo, dobbiamo imparare a usare tutti e tre bene, per poter fare scelte che ci piacciono e che ci aiutano a raggiungere quello che vogliamo, anche quando entriamo in un supermercato a fare la spesa.
Trucchi psicologici al discount
Ma quali sono esattamente questi trucchi psicologici? Iniziano ancor prima di entrare all’interno del supermercato con il carrello, è grande e capiente e riempirlo, sembra quasi un dovere da compiere.
Stare in fila con un tale carrello quasi vuoto, per alcuni potrebbe apparire quasi un affronto alla propria dignità di compratore.
Non solo, infatti perfino le disposizioni strategiche dei prodotti, o le illuminazioni studiate ad hoc, tutto è finalizzato ad influenzare il comportamento del consumatore. Colori accattivanti, disposizioni che colpiscono lo sguardo di chi entra, sono elementi che sfruttano la psicologia per stimolare all’acquisto fatto in maniera impulsiva e aumentare in tal modo il fatturato.
Si potrebbe pensare che si riesca a comprare solo ciò che serve, quando serve. Ma che si tratti di cibo, vestiti o gadget, i rivenditori utilizzano il potere della persuasione psicologica per influenzare le vostre decisioni e aiutarvi a spendere i vostri soldi.
E in questo anche il cambiare di frequente la disposizione dei prodotti su corsie e scaffali ha la sua influenza.
Basta fare ricorso ad un ricordo emblematico, quante volte siamo entrati in un supermercato per acquistare carta igienica o il ketchup per i vostri hamburger, per poi scoprire che la disposizione del negozio è stata cambiata. Forse la carta igienica non era più dove ve l’aspettavate o avete faticato a trovare il ketchup.
Ma poi perché ai negozi piace spostare tutto? La risposta è semplice. Cambiare la posizione degli articoli in un negozio significa che noi, i clienti, siamo esposti alla vista di articoli che non dovevamo acquistare mentre vaghiamo alla ricerca di ciò di cui abbiamo bisogno o che vogliamo.
Ebbene anche solo questo stratagemma, grazie al consumatore distratto e poco presente a se stesso, può spesso aumentare in modo significativo le spese non pianificate, in quanto aggiungiamo altri articoli al nostro carrello, spesso d’impulso, mentre trascorriamo più tempo nel negozio.