Un buon caffè è ciò che tutti (o quasi) desiderano dopo un gustoso pranzo o una cena ma anche a colazione oppure durante la giornata per mantenere viva la concentrazione. Anche gustare una tazzina di caffè in compagnia di un amico, di un collega o di un parente è sempre una buona idea.
Potrebbe sembrare banale ma, oltre a scegliere un caffè di qualità, è importante anche scegliere, con cura, la tazzina in cui servirlo. Ripercorriamo un po’ la storia della tazzina di caffè e vediamo quali sono le caratteristiche che deve avere una tazzina perfetta.
Il caffè giunse in Europa più o meno nel XVII secolo ma la storia della tazzina di caffè è molto più antica. Le sue origini risalgono, infatti, al periodo delle Crociate. In quest’epoca, si possedevano delle tazze basse in maiolica, con la parte superiore più larga rispetto al fondo. Queste tazze servivano per portare in tavola vari tipi di cibi e anche diverse bevande. Non avevano il manico, come quelle che siamo abituati a vedere oggi.
Nel Settecento, ci furono delle novità: alla tazza venne abbinato il piattino, sul quale si versava direttamente il caffè per poterlo bere ma, man mano, questa strana abitudine sparì, perché considerata poco consona ed elegante.
Pian piano, la lavorazione della ceramica si affermò sempre più e l’inglese Josiah Wedgwood si mise all’opera per perfezionare la manifattura della tazza, mettendo a punto un materiale molto resistente, utilizzato per la tazzina di caffè. Il nome tazzina, invece, si deve al pittore Luigi Tazzini, grande amante dell’Art Nouveau, che mise a punto il design della tazzina, aggiungendo il manico e rendendola così più pratica.
Dunque, quali sono le caratteristiche che deve avere una perfetta tazzina da caffè? E secondo quali criteri bisogna sceglierla? In primis, concentriamoci sul materiale: poiché il caffè va servito caldo, deve avere una buona resistenza e un’ottima conduzione termica.
A tal proposito, l’ideale è la porcellana, derivato della ceramica. Il bordo dev’essere molto sottile e il fondo curvo, per consentire al cucchiaino di mescolare meglio il caffè. Deve avere una capienza compresa tra sessanta e novanta millilitri circa.
Per quanto possa sembrare strano, anche la scelta del colore della tazzina di caffè è molto importante. Quello ideale sarebbe il bianco. Oppure bisognerebbe prediligere i colori neutri o pastello. Spesso e volentieri, alcune tazzine in porcellana sono arricchite con varie decorazioni, che però non sono mai troppo cariche. Resta il fatto che, in commercio, ci siano tante tazzine colorate, anche rosse ad esempio, ma la scelta migliore, come abbiamo detto, resta sempre il colore bianco, che risalta il colore marroncino del caffè.
Oltre a tutte le caratteristiche che abbiamo visto, compreso il colore, la tazzina ideale dev’essere corredata anche dal piattino, che serve come appoggio ed è anche bello da vedere esteticamente. Inoltre, deve avere anche il manico per afferrarla più facilmente. Bisogna fare attenzione che non sia troppo grande, né troppo piccolo ma di medie dimensioni e non troppo spesso.
Voi in quali tazzine servite, solitamente, il caffè? Avete mai fatto caso a tutte queste caratteristiche?