Non sapete come riconoscere un salame di qualità? Il salame è tra i salumi tipici italiani più amati e acquistati dai consumatori. Se molti restano colpiti dall’eleganza del prosciutto crudo e dal gusto esplosivo della mortadella, non c’è dubbio che il re dei salumi è il salame. Esiste in innumerevoli varietà. Per secoli è stato l’unico mangiato perché veniva prodotto in casa dalle famiglie contadine in modo semplice e veloce. Il salame ben esprime quell’esigenza di conservare e di non buttare via niente. Per capire la qualità di un salume bisogna analizzare gusto, sapore, profumo e consistenza. Pronti?
Salami freschi e salami stagionati
Sapevate che i salami si dividono in due maxi categorie: freschi e stagionati? Il prodotto stagionato si riconosce per l’involucro secco, si presenta raggrinzito e al tatto è molto duro. Il salame fresco invece ha una consistenza più molle, l’involucro è umido e lascia intravedere il colore bianco del grasso e roseo della carne.
I salami stagionati hanno un prezzo superiore di quelli freschi. Attenzione perché se costano meno di 15 euro al kg hanno dei difetti e non sono buoni da mangiare. Anche se notate l’aggiunta di altri ingredienti come latte in polvere, si tratta di un prodotto scadente.
Come deve essere l’aspetto
Il colore deve essere uniforme rosso brillante, non deve avere macchie strane o essere spento. Il grasso deve essere di colore bianco brillante tendente al rosato. Attenzione se il grasso è giallo, il prodotto è alterato e scadente. Il grasso, inoltre, deve essere distribuito, non collocato solo in una parte del salume.
Come deve essere il profumo
La prova odore è importantissima: un salame di qualità deve essere invitante sia nell’aspetto che nel profumo. Non deve avere un odore rancido o sgradevole, ma fresco, delicato o intenso, talvolta speziato (nel caso in cui è aromatizzato al finocchietto o alle bacche di ginepro). Se l’odore non ti ispira, non comprarlo!
Come deve essere la consistenza di un salame di qualità
La consistenza del salame deve essere compatta e non troppo molle. La prova tatto, come quella visiva e quella dell’odore, è essenziale per capire la qualità del salume.
Tagliando il salame, la fettina deve essere compatta: né dura come la pietra né molle. Il budello naturale deve togliersi con facilità. Il salame non deve presentare buchi o cavità.
Come deve essere il sapore
Un salame di qualità ha un sapore gradevole perfettamente bilanciato tra grasso e carne e lascia un palato piacevole. Il sale deve essere presente ed esaltare il sapore, senza predominare. Anche il sapore delle spezie fa la sua parte.
Leggere l’etichetta
Per capire la qualità di un salame è importante leggere la sua etichetta per capire la provenienza e gli ingredienti usati per realizzarlo.