Quante volte vi siete chiesti come è possibile riconoscere un prosciutto crudo di qualità quando si va al supermercato? Quali sono i dettagli a cui dobbiamo prestare attenzione? Colore, prezzo, odore, marchio DOP o IGP: sono questi le caratteristiche che un buon consumatore deve osservare prima di acquistare questo salume nel banco frigo della salumeria o al supermercato.
Prosciutto crudo, il re dei salumi al supermercato
Non c’è ombra di dubbio: tra i salumi più amati e acquistati dai consumatori italiani c’è il delizioso prosciutto crudo, un’eccellenza del nostro amato Paese. Comprarlo direttamente dai produttori è cosa buona e giusta, ma i comuni mortali lo acquistano quasi sempre al reparto salumeria del supermercato vicino casa.
Anche se il prosciutto cotto viene venduto e mangiato di più dagli italiani, è il crudo il vero re della tavola, soprattutto nelle due versioni più famose ossia in abbinamento alla mozzarella di bufala o alla rucola e scaglie di Parmigiano Reggiano.Anche se spesso siete guidati da offerte e sconti vari, bisogna tener conto di altri parametri per capire se un prosciutto crudo è di qualità oppure no.
Come scegliere questo salume
Capire se un salume è di buona qualità o scadente non è affatto semplice, anzi è complicato persino per un consumatore italiano che di prodotti italiani ne mangia a quantità ogni giorno. Il primo campanello d’allarme è il prezzo (unitamente ai mesi di stagionatura del prosciutto). Un prezzo alto è quasi sempre indice di un salume di ottima qualità. Da controllare anche il marchio DOP o IGP che tutelano il prodotto e se c’è o meno la presenza di nitrati e nitriti. Solitamente questi ultimi sono presenti solo nei salumi scadenti ed economici. I prosciutti migliori sono quelli ottenuti da suino pesante, ossia una razza di animale che accumula maggiormente grasso sulle cosce e macellato non prima dei 9 mesi di vita e dei 150 kg di peso. Un prosciutto ottenuto da un suino magro, invece, viene dall’estero, non è stagionato e costa di meno.
Altrettanto importante è l’analisi visiva del salume: il colore deve essere tra il rosa e il rosso, con un bordo bello di grasso bianco gesso. Se mentre il salumiere lo taglia notate un colore tendente al nocciola o all’ocra si tratta sicuramente di un prosciutto scadente e non buono. Meglio evitare di comprarlo. Anche il naso gioca la sua parte: l’odore di freschezza e di dolcezza, ma anche un sentore leggero di salsedine dominano in un prosciutto di qualità.
Se desiderate una parte dolce, allora dovete scegliere il gambetto, la parte finale del prosciutto. Se invece volete assaggiare la parte più aromatica del salume allora è quella iniziale. In realtà la parte più saporita nonché più morbida e pregiata è quella centrale del prosciutto.