Sarà capitato a tante persone di andare al supermercato o in pescheria per comprare del pesce. A volte però c’è l’imbarazzo della scelta. Tra l’altro, i dubbi sulla sua reale freschezza sono molti. Come riconoscere il pesce fresco? Ecco alcuni consigli per sciogliere ogni dubbio.
Non riuscire a capire se stiamo comprando un prodotto fresco, ci permette indirettamente di contribuire allo spreco alimentare senza nemmeno accorgercene. Questo accade spesso con il pesce, non tutti sono in grado di riconoscere se è fresco oppure no in un batter d’occhio. Nel dubbio sarebbe preferibile non acquistarlo e virare su dei prodotti surgelati, controllato e processato con l’abbattimento per 24h ad una temperatura di -20.
Da tenere conto che ci sono anche dei commercianti che, in determinati periodi, come quelli natalizi dove le quantità di pesce venduto si quintuplica, e se ne approfittano pensando solo a guadagnare senza salvaguardare la salute dell’essere umano.
Ricordiamo che, mangiare del pesce che non è fresco, e che magari ha sviluppato virus, batteri o parassitosi, può comportare un’infezione molto grave al nostro organismo, che spesso può diventare anche mortale. Quindi, come fare a riconoscere che il pesce che stiamo acquistando è fresco? Ci sono delle semplicissime regole da conoscere. Vediamole insieme, una per una.
Come riconoscere il pesce fresco in poche mosse
Alcuni pensano di sapere come riconoscere il pesce fresco, ma in realtà le loro convinzioni fondano su leggende non sempre vere. È molto importante sapere se il prodotto che stiamo acquistando è fresco oppure no. Se il nostro venditore è una persona di cui ci fidiamo, allora possiamo stare tranquilli. Quando però ci avventuriamo in altri supermercati o pescherie, è sempre meglio tenere gli occhi ben aperti.
Durante delle festività, il consumo di pesce in famiglia aumenta notevolmente. Si sono verificati dei casi in cui si sono verificate, addirittura, delle intossicazioni di massa. Fortunatamente, alcune di queste possono essere lievi, ma in alcuni casi possono essere persino mortali.
Lo stesso può capitare se vi recate a cena o a pranzo fuori: lo scorso anno, in un ristorante di Gubbio, un’intossicazione alimentare ha coinvolto circa 50 persone, per fortuna con delle infezioni lievi.
Questo significa che una partita di pesce avariato o non freschissimo, può mettere in circolo un epidemia. Tra le infezioni più comuni che si possono contrarre mangiando del pesce crudo non fresco, c’è la Salmonella, l’Epatite virale, l’Escherichia Coli, e ce ne sono alcune anche più gravi. Quindi, non è una cosa da prendere sottogamba.
Per evitare situazioni come queste, nel 1997 ci sono state delle nuove leggi: ovvero il divieto di vendere, sia nell’ambito della ristorazione che industriale, del pesce crudo, tranne se non abbattuto ad una temperatura di meno venti gradi.
Quali i principali consigli per riconoscere il pesce fresco?
Se abbiamo il desiderio di mangiare del pesce fresco, dobbiamo essere a conoscenza di alcune regole da seguire, per riuscire a capire cosa stiamo acquistando.
Molte persone, per non commettere errori, spesso rinunciano all’acquisto del pesce, non avendo quella sicurezza che il prodotto sia fresco. Di certo non è bello dovere rinunciare ad un qualcosa di cui abbiamo voglia. Dinanzi a delle scelte che possono complicarci la vita, preferiamo spesso e volentieri non scegliere proprio.
Ma in parte è sbagliato farlo: mangiare del pesce aiuta molto il nostro organismo per le sue numerose proprietà benefiche come l’Omega 3 e le proteine. Tra quelli più consigliati (noti anche come pesci magri) per via del basso apporto lipidico pari al 5%, ci sono: lo smeriglio, il merluzzo, il nasello, la trota, etc. Sarebbe bene mangiare, di tanto in tanto, quelli considerati semigrassi tra cui: il dentice, il pesce spada, il tonno ed altri. Questi ultimi aumentano di poco i lipidi raggiungendo il 10%.
Ecco come sondare il pesce e sventare la truffa
Quando volete acquistare del pesce, la prima cosa che dovreste fare è quella di sentire l’odore che emana. Se percepite un odore sgradevole, questo dovrete interpretarlo come il primo segnale che il prodotto che volete acquistare non è fresco.
Un’altra cosa a cui prestare attenzione, sono gli occhi del pesce: devono essere lucidi e non infossati all’interno e devono apparire anche abbastanza gonfi. Se dovesse essere piatto, il pesce non è sicuramente freschissimo. Se notate, invece, che la pupilla del pesce è velata, vuol dire che il prodotto è stato decongelato.
Un’altra regola assolutamente da seguire, è la sua tracciabilità. La targhetta deve riportare tutte le informazioni. In primis la data di quando è stato pescato, ma anche la sua provenienza, dove è stata effettuata la lavorazione ed infine se è un prodotto d’allevamento.
Queste sono le principali regole da considerare se volete comprare del pesce fresco e non essere truffati. Ricordandovi che se avete qualche dubbio, chiedete informazioni al venditore, oppure meglio evitare l’acquisto per non ritrovarvi con delle infezioni che possono manifestarsi anche in forma grave.