Oggi vogliamo spiegarvi nel dettaglio come pulire le fave ed ovviamente anche come cucinarle e mangiarle. Questi legumi tipicamente primaverili sono i protagonisti indiscussi delle nostre tavole nei mesi di aprile e maggio. Si tratta di un alimento povero, amato e consumato già dai nostri antenati sia crudo che cotto. Scopriamo insieme come si puliscono le fave e in questi modi diversi possiamo mangiarle.
Legumi primaverili
Le fave sono un legume originario dell’Asia Minore. Si tratta di uno dei legumi più antichi consumati dall’uomo e possono essere gustate sia crude sia cotte in svariate e saporite ricette. Ricche di sali minerali, vitamine e fibre, possono essere mangiate sia fresche in accompagnamento a salumi (fave e pecorino è la merenda preferita dei romani), sia secche come protagoniste di zuppe, minestre e insalate.
In natura esistono diverse varietà di fave, da quelle spagnole (la Granatina, la Muchamie e la Mahon viola) a quelle italiane (la fava di Carpino, la fava larga di Leonforte e la fava cotta dell’Amerino).
Come si puliscono le fave
Pulire le fave non è un compito arduo, anzi è un’azione piuttosto semplice, anche se va fatta con cura ed attenzione. Se comprate quelle fresche dovete aprire ogni singolo baccello a metà e togliere i semi ad uno ad uno per poi raccoglierli in una ciotolina.
Dopo questo passaggio, lo step successivo è rimuovere l’escrescenza superiore che teneva saldo il seme al baccello. Fate attenzione: se notate sotto una specie di mezzaluna chiara allora sicuramente quella fava è fresca. Se invece vedete la mezzaluna scura allora la fava non è fresca, ma risulta già raccolta da 4, 5 giorni e quindi al palato potrebbe essere più dura.
In base alla ricetta o meglio al modo in cui volete gustarle, a questo punto dovete decidere se togliere la buccia uno per uno oppure mangiarle con la buccia. C’è da dire però che mangiandole con la buccia risultano più amare al palato.
Se le mangiate invece come ingrediente di altre ricette quali zuppe, minestre, pasta, insalata, potete pure evitare di togliere la buccia.
Nel caso invece delle fave secche allora vanno messe prima in ammollo. Se non hanno la buccia l’ammollo può durare 8-10 ore, se invece sono ancora con la buccia l’ammollo deve durare 16-18 ore. Nel caso invece di fave surgelate potete cuocerle direttamente senza fare alcun passaggio precedente e senza neppure scongelarle.
Come si mangiano le fave
Le fave possono essere mangiate sia crude che cotte. Possono essere protagoniste di taglieri di salumi e formaggi oppure essere mangiate sotto forma di vellutata.
C’è anche chi cucina pasta, fave e pancetta o chi ama preparare la frittata di uova e fave. Le possibilità sono davvero infinite!