Il Natale è dietro l’angolo e con esso le grandi abbuffate: Pandoro, Panettone, cotechino, lasagna, frutta secca, spaghetti ai frutti di mare e fritto misto. Ma quanto è buono il fritto misto? Se fritto bene però è ancora meglio! Ecco perché oggi vogliamo darvi dei consigli d’oro da tenere bene a mente quando nel giro di due giorni cucinerete i fritti del menù della Vigilia di Natale. Siete curiosi di saperne di più?
Il fritto misto che bontà!
La frittura sembra il metodo di cottura più facile del mondo. Far fare l’olio bollente e poi far fare un bel tuffo a gamberi e calamari e cuocerli finché non diventano belli doranti e croccanti. In realtà è un’azione meno semplice di quanto si pensi e il rischio di bruciare tutto o di servire un fritto misto cotto in maniera disomogenea è molto alto. Ecco perché quando si frigge è necessario tenere sempre ben presente delle regole d’oro.
La prima riguarda la temperatura dell’olio. Deve essere molto elevata, per essere più precisi deve essere compresa tra 150°C e 190°C. Solo a quella temperatura la pastella intorno ai gamberi e ai calamari si compatta e aderisce bene senza rompersi o sfaldarsi. Uno chef con esperienza sa riconoscere la temperatura perfetta per immergere i calamari e i gamberi nell’olio, ma se non siete pratici vi consigliamo di usare il termometro digitale così sicuramente non sbagliate.
La scelta dell’olio giusto è il segreto
Oltre alla temperatura perfetta, c’è anche un altro elemento da considerare se volete preparare un fritto misto perfetto e delizioso, ossia il tipo di olio da usare per friggere. L’ideale è usare olio di arachide o in alternativa olio di mais o di semi di girasole. Da evitare l’olio di soia, ma anche l’olio di oliva perché hanno un punto di fumo basso, ciò significa che non regge alte temperature. Il punto di fume è quando l’olio raggiunge la temperatura massima e poi sprigiona una sostanza tossica per il fegato.
Altri trucchi per fare il fritto misto perfetto
Esistono altri trucchetti per rendere un fritto misto semplicemente perfetto, come ad esempio la temperatura a cui viene servito. La frittura va sempre servita subito dopo la fine della cottura, senza alcuna attesa. Il motto napoletano “frienno e magnanno” ben rende l’idea. La frittura va salata solo dopo la cottura e non va mai coperta con un coperchio altrimenti perde tutta la sua croccantezza.
Il fritto misto non può essere mangiato freddo né conservato né in frigo e neppure congelato. Calcolate bene le porzioni quindi per evitare sprechi alimentari. Come contorno classico al fritto viene proposta l’insalata perché è fresca e pulisce la bocca.