Sai perché si mangiano le lumache a San Giovanni? Questa festa, che si celebra tra il 23 e 24 giugno, viene festeggiata con riti e tradizioni curiose. Scopriamo il motivo per cui è tradizione mangiare le lumache!
Fra le tante cose che si fanno per tradizione durante i festeggiamenti per San Giovanni c’è anche quella di mangiare le lumache. Perché? Vediamo di scoprire quale è il motivo per cui nella notte tra il 23 e 24 giugno è usanza consumare le lumache!
La tradizione di mangiare le lumache nasce a Roma
Pochi lo sanno, ma nasce a Roma la tradizione di mangiare le lumache per la festa di San Giovanni. Come narra la leggenda, pare che nella piazza di San Giovanni, a Roma, nella notte tra il 23 e il 24 giugno, circolassero demoni e streghe, che Salomè ed Erodiade avevano chiamato a raccolta.
Le due donne, che erano ree di aver causato la morte di San Giovanni Battista, avevano ricevuto come condanna perpetua quella di vagabondare sopra una scopa. Le persone in quella notte si muovevano da ogni angolo della città, portando con loro lanterne e lume di torce, per ritrovarsi a pregare a San Giovanni in Laterano.
La gente chiedeva al santo intercessioni per avere concesse delle grazie, però si riuniva nella piazza anche cantare e ballare, e gustare i manicaretti che vendevano i venditori ambulanti. Tuttavia, c’era soprattutto una cosa che amavano fare di più, mangiare le lumache!
Il motivo per cui si mangiano lumache a San Giovanni
Questa usanza continuò ad essere praticata tutte le volte che cadeva la festa di San Giovanni a Roma, tanto da diventare una vera e propria tradizione. Mangiare le lumache è ancora oggi un rito e qualcosa a cui non si può rinunciare in occasione della festa del santo.
La domanda è: perché? Per quale motivo si mangiano le lumache in occasione della festa di San Giovanni? Per prima cosa, le lumache erano facilmente reperibili in seguito agli eventi temporaleschi di primavera. Come è noto, infatti, dopo un temporale primaverile è possibile raccogliere una gran quantità di lumache.
La tradizione a Roma era quella di comprarle e mangiarle in piazza. Chi voleva stare comodo, le acquistava e andava a cucinarle in casa. Molti organizzavano anche riunioni con gli amici per vivere piacevoli momenti di condivisione.
Uno dei piatti più apprezzati era quello denominato lumache alla romana, un piatto tipico che per tradizione veniva cucinato proprio nel giorno di San Giovanni, e poi condito con delle erbette come alloro, rosmarino o timo.
Le erbe altro simbolo da mangiare a San Giovanni
Un altro simbolo incontrastato da consumare per la festa di San Giovanni sono le erbe, come per esempio timo, salvia, maggiorana, rosmarino, alloro, lavanda, da raccogliere la notte tra il 23 e il 24 giugno nei campi. Pare che queste erbe siano magiche, addirittura miracolose, potere dato dalla rugiada notturna.
Ma l’erba più particolare per questa festa è l’iperico, considerato uno scaccia malocchio, da usare insieme alle altre erbe per farne un piccolo bouquet da usare in vari modi. Il mazzetto può essere essiccato per preparare delle ottime tisane, oppure si può mettere sotto al cuscino per sognare cose buone e molto altro.
Altre cose che per tradizione si mangiano durante la Festa di San Giovanni sono anche i maccheroni, tradizione della Basilicata e della Puglia, i fichi, usanza diffusa a Bari, le ciliegie, consumate dai torinesi.
Come vedi, sono tante le cose da consumare per questa festa, ma a primeggiare sono soprattutto le lumache e le erbe, diventate nel tempo due capisaldi in occasione delle celebrazioni per San Giovanni. Nelle varie regioni le usanze possono variare, ma l’importante è divertirsi e partecipare agli eventi organizzati, visto che comunque la festa è molto partecipata in tante regioni del nostro paese.