Il pane tipico di Firenze, come si sa, è senza sale, e, il motivo, a quanto pare è più importante di quello che ci si aspetterebbe.
In Italia ci sono tante tradizione che ormai si perdono nei secoli. Una di queste è proprio il cosiddetto ʻpane scioccoʼ di Firenze.
In tutto lo Stivale, di certo, possiamo trovare numerose pietanze speciali che, in genere, data la loro squisitezza, tendono anche a varcare i confini italici. D’altra parte, come si sa, l’enogastronomia nostrana è molto apprezzata anche all’estero.
A tal proposito, di seguito, vorremmo soffermarci, in particolare, proprio sulla cucina toscana che, al pari di quella di tante altre regioni, di certo, è molto gustosa, ricca e variegata.
Inoltre, si può affermare con certezza che le vivande sono caratterizzate dalla speciale genuinità della dieta mediterranea, costituite, spesso e volentieri, da sapori tradizionali che hanno valicato i secoli.
Numerose e appetitose, quindi, le specialità di questo territorio del Centritalia, e, per tale ragione sarebbe impossibile poterne disquisire in una manciata di righe. Comunque sia, per amore di sintesi, possiamo perlomeno ricordare le più famose.
Così, per esempio, ci sovvengono la pappa al pomodoro, la ribollita, il castagnaccio, la bistecca alla fiorentina, il cacciucco, e via discorrendo.
La cucina toscana è assolutamente ricca di sapori intensi e gustosi, e, anche per questo motivo, fa breccia da sempre nel cuore sia degli italiani che delle persone provenienti da altri Paesi.
Comunque sia, in realtà, c’è un alimento che in quanto a sapidità è decisamente scarso. Ci stiamo riferendo, per l’appunto, al famoso ʻpane scioccoʼ, altrimenti detto, anche ʻsciapoʼ.
Questa tradizione, ormai tramandata da secoli, coinvolge tutto l’Appennino tosco-emiliano, e ancora al giorno d’oggi è ben radicata. Nonostante ciò, però, per alcune persone si tratta di qualcosa di difficile da accettare.
D’altra parte, il sale rende davvero il pane molto più gradevole, e per tante persone è impensabile mangiare una pagnotta completamente insipida. A questo punto, allora, potrebbe venire la curiosità di sapere qual è la vera motivazione che si nasconde dietro a questa strana scelta.
Ebbene, una delle ipotesi più romantiche e apprezzata anche dagli stessi fiorentini risalirebbe persino al XII secolo, nel periodo in cui era in atto il conflitto bellico tra Pisa e Firenze.
Da ciò che raccontano gli storici, quindi, pare che la prima, che ai tempi era una repubblica marinara, cambiò improvvisamente le carte in tavola per quanto riguarda il commercio del sale.
Nella fattispecie, i pisani alzarono le tasse sul sale soltanto per i fiorentini, i quali, di conseguenza, facendo buon viso a cattivo gioco, iniziarono a produrre il pane senza l’aggiunta del sale.