A certe persone fa più effetto di un lassativo. Ad alcuni, infatti, il cappuccino fa andare di corsa in bagno. Il motivo? Dipende tutto dalla sua acidità.
Ci sono molte persone che purtroppo, per un motivo o un altro, hanno problemi di stitichezze. E proprio a quest’ultime che consigliamo di bere una tazza di caffè o di cappuccino per stimolare l’intestino.
C’è una grossa fetta di italiani che utilizza il caffè per dare una scossa alla propria giornata. Infatti, la prima cosa che si fa da svegli è esattamente questa. Si cerca, di evitarne tanti, proprio per non sovra stimolare, soprattutto se abbiamo degli impegni che ci portano diverse ore fuori casa.
Federica Furfaro, una nota gastroenterologa dell’Humanitas, qualche anno fa, ha spiegato in modo molto chiaro il motivo per cui il cappuccino, e il caffè in generale, ha questo effetto sul nostro organismo.
Il cappuccino fa andare di corsa in bagno: spiegato il motivo
C’è quindi una ragione precisa per la qualche il cappuccino fa andare di corsa in bagno pochi secondi dopo averlo bevuto. Ovviamente, non è così per tutti. C’è chi è più sensibile al suo effetto e chi invece non lo risente affatto. Può essere d’aiuto a chi ha problemi di evacuazione. Ma prima di capire qual è il motivo che spinge il nostro corpo a comportarsi in questo modo, dovremmo cercare di capire da cosa è costituito il caffè.
Si tratta di una pianta delle Rubiacee, da cui semi si ricava la profumatissima polvere. Viene coltiva, soprattutto in sud America ma ci sono grandi piantagioni anche in India e Africa. Esistono ben 40 specie diverse dalla quale si possono ricavare numerosissime tipologie di caffè.
Con una tazzina di caffè (quindi più o meno 6 gr di polvere) il nostro corpo assume una sola caloria. Contiene, infatti, il 77% di grassi e un buon 23% di proteine, potassio e circa 100 milligrammi di caffeina (può variare in base al metodo di preparazione).
Perché ha quest’effetto lassativo
Non possiamo ricondurre tutto alla presenza di caffeina (un alcaloide che stimola il nostro sistema nervoso centrale). Questa sostanza non ha valori nutritivi ma può influenzare il nostro umore migliorando le nostre prestazioni mentali.
Secondo la gastroenterologa, la caffeina c’entra relativamente.
Contribuisce alla distensione dei muscoli intestinali. Il decaffeinato produce, praticamente lo stesso effetto mentre è completamente assente in altre bevande con lo stesso contenuto di caffeina. Quindi, è evidente che non dipende dalla sua presenza.
Uno studio discusso al Digestive Disease Week a San Diego in California, nel 2020, a favorire l’evacuazione non è la caffeina, bensì l’acidità del caffè che aumenta la secrezione acida dello stomaco. Inoltre, aumenta l’azione muscolare della parete intestinale e anche sulla flora batterica presente naturalmente nel nostro intestino.
Ovviamente, in questo studio si rammenta che sul caffè c’è ancora tanto da scoprire. Secondo alcuni, infatti, potrebbe essere usato come trattamento per la costipazione che si avverte nella fase post-operatoria provocata dal lento svuotamento intestinale. Ci sono altri prodotti che hanno lo stesso effetto del caffè, come il latte (per questo il cappuccino per alcuni funziona da lassativo), il cacao, la cannella ma anche – più in generale – lo zucchero e i dolcificanti.
Il latte nei cappuccini, in particolare, stimola la peristalsi del colon e quindi accelera i movimenti intestinali causando un forte stimolo. C’è anche chi ha problemi di intolleranze che rendono il tutto ancora più amplificato. Se però, l’effetto è così forte ed immediato, sarebbe il caso di chiedere al medico se è necessario fare delle analisi e appurare che non ci siano intolleranze. Il suo effetto lassativo varia da persona a persona: è più forte nei soggetti che hanno problemi legati reflusso gastroesofageo, in questi casi è meglio consumarne non più di 2 al giorno.