C’è una ragione davvero particolare per cui si usa rompere una bottiglia di vino al varo di una nave. Ecco qual è.
La tradizione, ormai da parecchi secoli, prevede che si rompa una bottiglia di vino durante il varo di una nave. C’è un motivo preciso per cui lo si fa.
Le tipologie di bottiglie di vino
In Italia, di certo, la produzione di vino è piuttosto vasta, e, in effetti, anche la qualità è molto alta.
D’altra parte, è una bevanda che trova la sua collocazione in varie regioni d’Italia, poiché, se si percorre lo Stivale, si possono venire a conoscenza di svariati vigneti e cantine.
Insomma, scegliere quale sia il più buono, non è cosa semplice non solo per i poco esperti, ma forse anche per i professionisti del settore.
In particolare, il vino si differenzia proprio anche per le condizioni climatiche a cui il vitigno è sottoposto.
In genere, la temperatura ideale sarebbe tra i 30° e i 50°. Nonostante tutto, però, ci sono dei vitigni che hanno possibilità di resistere a situazioni piuttosto estreme.
Il vino, in qualità di prodotto commercializzabile, però non si distingue solo per la qualità, gli aromi, e quant’altro.
Se ci pensate bene, infatti, ci sono diverse tipologie anche di bottiglie di vino. A tal proposito, dunque, possiamo elencarne perlomeno qualcuna.
Cominciamo, dunque, con la Bordolese che, di origine francese, possiede un corpo cilindrico e una spalla accentuata.
Questa tipologia è molto efficace per non far rilasciare i residui minimi. Poi, ancora c’è la Champagnotta che è slanciata e senza spalla ed è adatta, per l’appunto, per lo champagne.
Infine, vogliamo anche ricordare la Albeisa che si usa nelle Langhe per i vini di grande blasone.
Oltre a ciò, però, bisogna anche ricordarsi che esistono anche numerosi formati di bottiglie.
C’è, infatti, quello molto piccolo che contiene 0,1875 litri e quello più grande, denominato Melchizédec, che conserva addirittura 30 litri.
Insomma, già da queste righe si può intendere quanto siano importanti anche le bottiglie stesse per ospitare un vino piuttosto che un altro.
Perché si rompe una bottiglia di vino al varo di una nave
Da secoli e secoli, c’è una tradizione che, ancora oggi, è rimasta tale e che riguarda, per l’appunto, le bottiglie di vino.
Per la precisione, quindi, ci stiamo riferendo al varo di una nave. Si tratta di un rito benaugurante e che si fa ogni volta che si inaugura una nuova imbarcazione.
Si tratta di un’usanza che, peraltro, conoscono un po’ tutti, anche coloro che non vivono in posti di mare. Infatti, spesso e volentieri, lo si può vedere anche in tanti film.
Tuttavia, forse, non molti sanno per quale motivo si usi proprio una bottiglia di vino. Anzitutto, cominciamo con ricordare che si tratta di un’abitudine molto antica.
In origine, però, si adoperava il sangue di un animale. In questo modo, infatti, la nave sarebbe stata protetta dagli dei.
Successivamente, nel corso dell’Ottocento, invece, si cominciò a usare una bottiglia di vino rosso.
Il motivo principale è che il colore di questa bevanda ricorda molto quello del sangue degli animali che venivano sacrificati in passato.
Durante questo rito, quindi, era ed è molto importante che la bottiglia di rompa. In passato, infatti, capitò che non si ruppe, e così, interpretato come un segnale nefasto, alcune imbarcazioni non furono utilizzate.
La rottura della bottiglia, invece, è vista come una benedizione, e, quindi, anche come una protezione divina.