Se le trattiamo in maniera adeguata, le padelle antiaderenti possono rovinarsi e perdere la loro capacità di non far attaccare i cibi. Vediamo come far tornare la padella antiaderente senza dover spendere soldi inutili e con dei rimedi naturali.
La padella antiaderente è fatta di alluminio o di acciaio inossidabile, e rivestita con un materiale antiaderente come il teflon o il ceramica. L’alluminio è un materiale leggero e resistente, che consente una buona distribuzione del calore, l’acciaio inossidabile, invece, è più resistente all’usura e alla corrosione rispetto all’alluminio.
Entrambi i materiali possono essere usati per creare una superficie liscia e uniforme per la cottura degli alimenti. Il rivestimento antiaderente, invece, è solitamente realizzato con materiali sintetici come il teflon o il ceramica. Questo rivestimento impedisce agli alimenti di attaccarsi alla superficie della padella, facilitando la cottura e la pulizia.
Tuttavia, è importante sapere come trattare questi materiali e i rischi a cui andiamo incontro se non li trattiamo nel modo adeguato
Il Teflon è un marchio registrato di un materiale antiaderente chiamato politetrafluoroetilene (PTFE). Il PTFE è un polimero sintetico composto da atomi di carbonio e fluoro, ed è noto per la sua capacità di resistere alla corrosione, agli agenti chimici, alle alte temperature e per la sua bassa aderenza.
Il Teflon è stato sviluppato negli anni ’30 dalla società chimica DuPont ed è stato utilizzato per la prima volta come rivestimento antiaderente per le pentole e le padelle negli anni ’60. Oggi, il Teflon è utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui la produzione di utensili da cucina, l’industria alimentare, l’industria chimica, la produzione di tessuti impermeabili e molto altro ancora.
Tuttavia, l’utilizzo e lo smaltimento del Teflon possono causare danni ambientali e alla nostra salute. Quando viene surriscaldato infatti, il Teflon può emettere sostanze tossiche chiamate acidi perfluorocarburi (PFC), che possono causare danni ai polmoni e ad altri organi. Per gli stessi motivi quindi, lo smaltimento del Teflon può causare la diffusione di sostanze tossiche nell’ambiente.
Per garantire una maggiore durata alle pentole e alle padelle, è importante prestare attenzione alla loro cura sin dall’inizio. Se vogliamo preservare la durata del rivestimento in teflon delle padelle, è importante evitarne un uso improprio, spesso infatti utilizziamo detergenti aggressivi e pagliette che possono graffiarlo, quindi anche se i residui di cibo secco possono essere difficili da rimuovere, possiamo lasciare le padelle in ammollo invece di cercare di grattarle ed eliminare lo sporco subito.
Un altro errore comune è l’uso di utensili da cucina in metallo, come cucchiai o schiumarole, che possono graffiare la superficie del teflon. È meglio utilizzare utensili in legno o silicone per preservare il rivestimento delle padelle.
Tra i rimedi casalinghi per far tornare le padelle antiaderenti con l’utilizzo del bicarbonato di sodio. In quale modo? Vediamolo:
Invece, se vuoi far durare la tua nuova padella antiaderente più a lungo, puoi utilizzare l’aceto. Quando la utilizzi per la prima volta, metti un po’ di aceto nella padella e mettila sul fuoco per qualche minuto. Quindi getta via l’aceto e lava la padella con detergente e una spugna morbida.