L’equinozio d’autunno è alle porte: gli emisferi settentrionale e meridionale godranno della stessa quantità di luce diurna.
Questa settimana vedremo l’ultima luna piena estiva , la più vicina all’equinozio d’autunno: la luna del raccolto dà il suo benvenuto all’autunno, coi i suoi caldi e intensi. Scopriamo come questo cambiamento è vissuto in diverse culture.
Quando le giornate iniziano ad accorciarsi, gli alberi decidui (a foglia verde) segnalano alle foglie di smettere di produrre clorofilla, il pigmento verde responsabile del colore delle foglie e della fotosintesi.
La temperatura e le condizioni meteorologiche, tuttavia, possono influire sull’intensità dei colori autunnali e sulla loro durata.
Durante i solstizi d’inverno e d’estate, le persone si riversano a Stonehenge, nel Regno Unito. Durante i solstizi, il sole sorge o tramonta in linea con la disposizione del monumento antico di 5.000 anni.
In Messico, invece, la piramide di Chichen Itza, nella penisola dello Yucatan, mette in scena uno spettacolo meraviglioso. Costruita dai Maya circa 1.000 anni fa, è progettata per proiettare un’ombra sull’equinozio delineando il corpo di Kukulkan, un dio serpente piumato.
Una statua dalla testa di serpente si trova alla base della piramide e, mentre il sole tramonta nel giorno dell’equinozio, la luce del sole e l’ombra mostrano il corpo del serpente che si unisce alla testa.
Le celebrazioni per l’equinozio d’autunno variano a seconda della religione e della cultura. In Grecia rappresentava la celebrazione di Demetra e l’addio della figlia Persefone che partiva per tornare negli inferi.
Nelle leggende maya e azteche viene venerato il dio Kukulkan/Quetzalcoatl. Nella tradizione buddista si celebra Higan e nella cultura indù Navaratri. Nelle comunità cinesi e vietnamite, la luna del raccolto è celebrata con il Festival della Luna o Festival di Metà Autunno.
Mabon è una moderna interpretazione neopagana della celebrazione dell’equinozio. Il nome Mabon fu adottato per questa celebrazione negli anni ’70 dal poeta e accademico americano Aidan Kelly. Da allora è conosciuta come Mabon ed è storicamente una delle feste del raccolto più antiche d’Europa.
Secondo la leggenda celtica, la storia inizia con Modron, la Dea Madre della Terra e guardiana dell’Altromondo, che dà alla luce il Grande Figlio Mabon ap Modron nell’equinozio d’autunno.
La maggior parte delle celebrazioni dell’equinozio celtico erano incentrate sulle feste del raccolto, ma venivano eseguiti anche molti altri rituali e tradizioni relativi all’equinozio.
L’equinozio era considerato un momento per onorare il mondo degli spiriti, quindi era tradizione comune raccogliere mele e metterle sulle tombe dei morti, perché le mele simboleggiavano la rinascita e il desiderio dei vivi di ricongiungersi con i propri cari.
Di solito, i rituali prevedono l’allestimento di un altare con i simboli stagionali al fine di esprimere gratitudine.