Quante volte vi sarà capitato di chiedervi come attenuare il gusto amarognolo del radicchio e non trovare risposta. Se anche voi fate parte della stragrande maggioranza delle persone che non amano il gusto amaro caratteristico di questo ortaggio rosso, ecco i nostri trucchetti per togliere o almeno attenuare l’amarognolo. Siete curiosi di saperne di più?
Il radicchio è un ortaggio ampiamente usato in cucina sia come contorno che come ingrediente di primi piatti e secondi. Trova larghissimo impiego sia crudo che cotto in ricette più o meno complicate. C’è un’unica pecca: quell’odioso gusto amarognolo. Alcuni (in realtà poche persone) sono estimatori di questo ortaggio, principalmente della variante di Treviso, e quindi adorano quella nota caratteristica amara. Questa peculiarità però non piace però alla maggior parte delle persone che finiscono per non mangiare questo ortaggio.
La brutta notizia è che è impossibile togliere del tutto quel gusto amarognolo, ma ci sono diverse strategie, veri e propri trucchetti che oggi vi sveleremo per attenuare l’amaro di questo famoso ortaggio rosso.
Se per esempio decidete di mangiare il radicchio all’insalata ricordate sempre di togliere tutte le foglie più esterne che rispetto al cuore sono veramente amare e spesso sono anche danneggiate e quindi non buone da mangiare a prescindere. Dopo aver tagliato l’ortaggio a listarelle lo immergete in acqua fredda per almeno un’ora abbondante, poi dopo scolate e asciugate bene. Se volete avere un risultato ancora più potente, il nostro consiglio è di mettere un po’ di limone e aceto nell’acqua d’immersione.
Se avete intenzione di usare il radicchio per risotti o lasagne, il nostro consiglio è di lasciarlo sbollentare prima in acqua per pochi minuti (non troppo, altrimenti diventano molle le foglie).
Un altro trucchetto è fare gli abbinamenti giusti con il radicchio in modo da neutralizzare il retrogusto amarognolo, come per esempio crescenza, stracchino, caprino, yogurt bianco o greco, ma anche melagrana, miele, aceto balsamico, arancia o pera.
Esistono tante varietà di questo ortaggio. La meno amara è quella di Luisa che si presenta bianco caratterizzato da foglie con striature verde e rosse. Questa tipologia però non è buona per fare le più famose ricette a base di radicchio, per quelle serve il radicchio rosso tondo.
Ciò che rende questo ortaggio amarognolo è l’acido cicorico (chiamato così perché si trova anche nella cicoria).
La varietà più amara in assoluto, nonché la più rinomata è il Radicchio rosso di Treviso Igp.
Se desiderate tipologie meno amarognole vi consigliamo il Radicchio di Chioggia Igp e il Variegato di Castelfranco Igp, ottimi per fare risotti ed insalate.