I cocktail con una bassa gradazione alcolica, come anche i cocktail analcolici, rappresentano una vera e propria innovazione nel mondo della mixology. A riprova di ciò, si possono notare nelle drink list di bar e hotel un numero sempre più alto di questi due tipi di bevande.
La richiesta di drink analcolici effettivamente c’è sempre stata, ma l’aspettativa si riduceva, il più delle volte, a una miscela di ingredienti a base di frutta e sciroppi con coloranti.
Oggi invece, grazie all’utilizzo di prodotti come distillati, infusioni e liquori analcolici, la scelta e qualità di cocktail senza alcool è sempre più di alto livello, così come le ricette di aperitivi analcolici sempre più numerose.
In questo articolo viene aperta una finestra sulle nuove frontiere della mixology e vengono analizzate le diverse scelte tra cocktail low alcohol e alcohol free.
I migliori bartender hanno cominciato a spostare l’attenzione sul mondo dei cocktail a bassa o senza alcuna gradazione alcolica, ispirando così moltissimi altri colleghi nel mondo.
L’ interesse per questa tipologia di bevande prevede lo studio completo del prodotto finale, dalla scelta del bicchiere, a quella del ghiaccio e degli ingredienti per le guarnizioni, per elevare l’esperienza del consumatore più alto possibile.
Ciò che più caratterizza un cocktail privo di gradazione alcolica è sicuramente il gusto. Per ottenere un perfetto drink senza il tratto distintivo dell’alcohol, infatti, è necessario fare appello alle conoscenze di mixology perché sono proprio quelle che permettono di strutturare un buon cocktail analcolico.
Inoltre, è molto importante saper bilanciare la textura dei liquidi, utilizzare dove necessario erbe aromatiche, spezie o altri liquori analcolici, creando un perfetto bilanciamento del gusto
A seguire un cocktail analcolico da gustare a qualsiasi ora del giorno fatto a base di The Bitter Note.
Metodo di preparazione: mescolare tutti gli ingredienti nel bicchiere con ghiaccio e decorare con una scorza d’arancia.