La cipolla è uno degli ingredienti principali di molte ricette casalinghe. Ciò che invece crea incertezza sulle cipolle, è il modo corretto di conservarle per farle durare più a lungo possibile. Dalla raccolta alla conservazione, vediamo quindi qual è la tecnica degli agricoltori.
La raccolta delle cipolle
Come abbiamo accennato nella nostra introduzione, le cipolle sono molto amate ed utilizzate per un’infinità di preparazioni. Ne esistono molte varietà e colori: bianche, rosa, viola, lunghe, piccole, grandi eccetera. Ogni varietà comunque ha delle specifiche caratteristiche che le identificano. Per capire quando è il momento giusto per la raccolta è importante conoscere queste caratteristiche. C’è da sapere però che la parte che mangiamo della cipolla è il bulbo, ovvero quella che si trova sotto il terreno, come capire quindi il momento giusto della raccolta?
Un primo fattore è ben visibile ed è una caratteristica delle foglie esterne, quelle che in pratica spuntano fuori dal terreno. La raccolta va effettuata quando queste foglie iniziano ad ingiallire. Altro fattore di cui possiamo tener conto è la parte superiore del bulbo, ovvero quella che affiora leggermente dal terreno. Per essere pronta alla raccolta, la cipolla deve avere una consistenza dura. Se al tatto toccando il colletto del bulbo, ci rendiamo conto che è morbido e le sue foglie sono ancora verdi, la cipolla è acerba. I tempi di maturazione comunque non sono sempre uguali, poiché una semina effettuata nei periodi più freddi, come ad esempio in inverno, richiederà un tempo di maturazione più lungo. Non basiamoci quindi sul tempo, ma sui fattori su indicati.
Una volta raccolte però, le cipolle devono anche essere ben conservate, come fare?
Cipolle: come conservarle a lungo
Per conservare le cipolle esistono modi differenti. Un metodo da NON utilizzare è sicuramente quello di riporle in frigo intere, le cipolle assorbono molta umidità quindi riponendole in frigo appassiranno subito. Il posto ideale per conservare questi ortaggi è sicuramente un luogo fresco e asciutto e soprattutto lontano dalla luce. Il metodo che si rivela più efficace è quindi l’essiccazione. Basterà appunto pulire le cipolle dalla parte più esterna senza privarle del fusto superiore.
Verranno poi adagiate su di un piano con un panno pulito oppure su una rete (deve poter circolare bene l’aria). A questo punto dovranno essere riposte in una stanza fresca, buia e asciutta per almeno 3 settimane. Passato il tempo dobbiamo fare un ulteriore selezione per vedere quali cipolle hanno il fusto più resistente. Selezioniamone 3 alla volta, intrecciamo i fusti e appendiamole in modo da far continuare l’essiccazione senza rischi di umidità.
Che dire se però le cipolle le abbiamo già aperte ed utilizzate a metà, oppure se ne abbiamo troppe, come conservarle più a lungo? Possiamo porle in frigo o in freezer, ma dopo averle già pulite. Spieghiamo meglio: se ad esempio abbiamo aperto ed utilizzato mezza cipolla, possiamo pulire e tagliare anche l’altra metà. La cipolla tagliata verrà quindi posizionata in un contenitore ermetico e riposta in frigo fino a consumazione. Si mantiene qualche giorno.
Se invece preferiamo conservarle in freezer già pulite e pronte all’uso, possiamo pulirle, tagliarle a fette e porle in una vaschetta di alluminio ben distanziate. Lasciamo in freezer un paio d’ore, quindi passiamole in dei sacchetti gelo e utilizziamole all’occorrenza. In freezer le cipolle si mantengono per 6/8 mesi, quindi ricordiamo sempre di etichettare i cibi prima di porli in congelatore.