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Cipolla: perché fa piangere e come rimediare

Quante volte tagliando la cipolla avete iniziato a lacrimare infinitamente? In effetti questo è un problema comune a molti. Proprio per questo ci chiediamo da anni: perché la cipolla fa piangere? Ma soprattutto come possiamo evitarlo?

Perché la cipolla fa piangere

Davanti a una cipolla piangiamo peggio che davanti ad un triste film sentimentale. Ovviamente questo non avviene perché la cipolla ci rattrista, ma perché durante il taglio la prigiona ci fa bruciare e lacrimare gli occhi. La domanda però che da anni ci poniamo è: Perché accade? In effetti finché la cipolla rimane chiusa non ci crea nessuna problematica, il problema della lacrimazione invece, sorge durante il taglio. Questo non cambia da una varietà all’altra, la cipolla fa piangere sempre quando è cruda e viene tagliata. La motivazione è da ricondurre all’essere stesso della cipolla, ovvero un bulbo. Crescendo sotto terra, il bulbo via via che si sviluppa produce per così dire, un meccanismo di auto difesa dai predatori che potrebbero mangiarlo e distruggere la pianta.

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Il meccanismo di difesa che la pianta mette in atto è la produzione di una sostanza irritante e potenzialmente tossica. Via via che si sviluppa, la cipolla assorbe dal terreno lo zolfo che utilizza per produrre acido solfenico. Quando un predatore in natura, tenta di lesionare il bulbo, viene sprigionato un gas chiamato propantial-S-ossido. Questo gas scatena una reazione irritante e allontana il predatore. In definitiva quello che accade quando tagliamo la cipolla è proprio questo, il gas propantial-S-ossido viene sprigionato e viene a contatto con i nostri occhi. Durante il contatto con la superfice oculare si trasforma in acido solforico che sostanzialmente è irritante. Come la cipolla anche il nostro corpo ha i suoi sistemi di difesa, ed è proprio per questo motivo che gli occhi si riempiono di lacrime, per lavare via l’acido irritante.

Questa reazione è quindi un meccanismo di difesa ma a parte creare fastidio, questa reazione non è pericolosa. Tuttavia ci sono tecniche che aiutano a evitare la lacrimazione, vediamo quali sono.

Come evitare la lacrimazione

Qualcuno oserà dire che per evitare il problema della lacrimazione, semplicemente basterà eliminare le cipolle dalla nostra alimentazione. Tuttavia questa non è una soluzione perché le cipolle procurano al nostro organismo molteplici qualità benefiche. Vediamo quindi alcuni consigli che ci aiutano a ridurre il problema se non proprio eliminarlo.

  • Coltello affilato: a quanto pare i gas irritanti vengono sprigionati in maniera maggiore quando viene utilizzato un coltello poco affilato. Un coltello affilato invece crea meno danni alle cellule del bulbo e quindi di conseguenza vengono sprigionati meno gas;

    Tagliare la cipolla con coltello affilato-wineandfoodtour.it

  • Acqua fredda: un’altra soluzione molto utilizzata e probabilmente anche la più efficace è quella di immergere le cipolle in acqua fredda. Questo per almeno 30 minuti prima di tagliare le cipolle. L’acqua fredda sembra ridurre la presenza degli acidi irritanti e quindi al taglio verranno meno sprigionati. Qualcuno taglia proprio la cipolla in acqua per ridurre l’emissione dei gas irritanti, ma se dovessimo utilizzarla per i soffritti questa tecnica è sconsigliata;
  • Cappa spirante: se tagliamo la cipolla sotto una cappa aspirante accesa, questa tirerà via via che tagliamo, parte del gas sprigionato, riducendo di conseguenza la lacrimazione. Ovviamente sarebbe sempre meglio non tenere il viso direttamente sopra il tagliere, ma spostarci più distanti in modo da far colpire meno gli occhi dai gas.

Se nonostante questi rimedi la lacrimazione dovesse risultare particolarmente eccessiva, magari per una nostra sensibilità maggiore. Basterà sciacquare gli occhi con acqua fresca e il bruciore andrà via.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.